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Messa in sicurezza autostrade A24 e A25, Toto avvia licenziamento per 388 operai

Messa in sicurezza autostrade A24 e A25, Toto avvia licenziamento per 388 operai

PESCARA, 28 giugno – “La mancata firma per completare l’iter autorizzativo dei lavori di messa in sicurezza della Strada dei Parchi ha costretto la Toto Costruzioni ad avviare la procedura per il licenziamento di 383 lavoratori, attualmente impiegati sui cantieri A24-A25”. Lo afferma in una nota Toto Holding, della quale fa parte Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, sottolineando che il rilevante taglio di personale “diventerà affettivo entro 75 giorni”.

Il gruppo dell’imprenditore pescarese Carlo Toto sottolinea che “la burocrazia gioca con la pelle dei lavoratori” e accusa senza mezzi termini le istituzioni pubbliche visto che i fondi per la essa in sicurezza di sono “ma manca solo la firma di un dirigente per far avviare i lavori”.

L’epilogo shock arriva dopo precedenti puntate polemiche di Sdp che ha sempre denunciato l’insufficienza dei fondi per intervenire sui piloni meno sicuri a causa delle forti scosse degli ultimi nove anni e il grave ritardo da parte del ministero per le infrastrutture nell’autorizzare il progetto complessivo di messa in sicurezza (in origine di 7 miliardi di euro, poi di 3), previsto nella legge di stabilità del 2012 seguita al terremoto dell’Aquila del 2009, nella quale si definiscono le autostrade strategiche in caso di calamità naturali.

“Una storia di mala burocrazia – si legge ancora nella nota -. I finanziamenti per completare i lavori per la ‘messa in sicurezza urgente’ anti sismica della Strada dei Parchi sono disponibili. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche competente per Abruzzo e Lazio ha approvato i progetti in linea tecnica. Anche i decreti di sblocco del Ministero delle Infrastrutture sono pronti. Manca solo la firma di un dirigente per far avviare i lavori”.

Il Gruppo Toto sottolinea che “Strada dei Parchi è obbligata dalla legge (228/12) a mettere in sicurezza il tracciato e ad adeguarlo alla nuova normativa antisismica”.

“Occorre anche ricordare che le risorse necessarie (250 milioni) sono state già individuate all’interno dei Fondi di Coesione e Sviluppo. Per una scelta del legislatore, però, questi fondi sono a decorrere dal 2021; mentre gli interventi vanno avviati e completati in tempi rapidi – continua la nota -. Già con una precedente sentenza, il Tar del Lazio ha sbloccato 58 milioni per finanziare i primi interventi, che sommati ai 110 milioni messi a disposizione dalla Strada dei Parchi sono stati utilizzati per finanziare, parzialmente, il primo lotto di lavori. Sono ora necessari ulteriori lavori; cioè, occorrono i rimanenti 192 milioni già stanziati con i Fondi di coesione e sviluppo per completare la ‘messa in sicurezza urgente’. Si possono attivare attraverso una rimodulazione del Fondo di Coesione. Ma è tutto fermo per la mancanza di quella firma necessaria a sbloccare le autorizzazioni” , conclude il comunicato.

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