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Metanodotto Snam, appello degli ambientalisti ai parlamentari abruzzesi: “Fermare subito l’iter”

Metanodotto Snam, appello degli ambientalisti ai parlamentari abruzzesi: “Fermare subito l’iter”

PESCARA, 18 aprile – Un appello ai parlamentari abruzzesi affinché intervengano sulla presidenza del Consiglio dei Ministri e sul Ministero dello Sviluppo Economico per sospendere l’iter relativo alla realizzazione della centrale Snam a Sulmona e sulle altre opere connesse, in attesa della formazione del nuovo Governo. A lanciarlo sono gli ambientalisti abruzzesi. 

Lunedì nove associazioni – Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Marevivo, Federazione Pro Natura, Fai, Club Alpino Italiano – Tutela Ambiente Montano, Mountain Wilderness e Ambiente e/è Vita – hanno inviato una lettera a sette senatori e 14 deputati indicati in ordine alfabetico e senza alcun riferimento al partito di appartenenza.

I destinatari del documento sono i senatori Alberto Bagnai, Gianluca Castaldi, Luciano D’Alfonso, Gabriella Di Girolamo, Primo Di Nicola, Nazario Pagano e Gaetano Quagliarello e i deputati Giuseppe Ercole Bellachioma, Fabio Berardini, Andrea Colletti, Valentina Corneli, Camillo D’Alessandro, Daniele Del Grosso, Luigi D’Eramo, Carmela Grippa, Antonio Martino, Stefania Pezzopane, Gianfranco Rotondi, Daniela Torto, Gianluca Vacca, Antonio Zennaro.

La scelta dell’ordine alfabetico e di non indicare il partito è stata fatta “nella convinzione che ciascuno di loro, nel pieno rispetto dell’art. 67 della Costituzione della Repubblica Italiana (“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”) debba sentire come prioritaria l’esigenza di difendere i cittadini del territorio che rappresenta”.

I contenuti della lettera sono stati illustrati in conferenza stampa da Luciano Di Tizio del Wwf, Giuseppe Di Marco di Legambiente, Pierlisa Di Felice di Pro Natura, Marano Mario Viola di Mountain Wilderness e Patrizia Schiazza di Ambiente e/è vita, anche in rappresentanza delle altre associazioni coinvolte nell’iniziativa.

“Le opere – dicono gli ambientalisti – in zona sismica 1 e fortemente contrastate dalle istituzioni abruzzesi a ogni livello e dai cittadini tutti, non possono in alcun modo essere considerate di ordinaria amministrazione, unica tipologia di provvedimenti che l’attuale Governo dimissionario è autorizzato a trattare. I parlamentari mettano la palla al centro, affinché passi al nuovo Governo in via di definizione”.

Per contrastare la realizzazione della centrale è stata indetta per sabato, dalle 15, la manifestazione di protesta “No Snam – No Gasdotto, No Centrale, Stop Hub del gas” a cui le associazioni parteciperanno. Nei primi giorni di maggio, inoltre, verrà presentato il ricorso al Tar predisposto da Wwf e Legambiente Abruzzo.

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