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Molestie sessuali al convitto di Alanno, il custode rifiuta l’esame. La preside: “Racconti attendibili”

Molestie sessuali al convitto di Alanno, il custode rifiuta l’esame. La preside: “Racconti attendibili”

PESCARA, 28 marzo – Sfilano i testimoni della difesa, davanti al tribunale collegiale di Pescara, nel processo a carico del custode del convitto di Alanno, accusato di violenza sessuale nei confronti di alcuni studenti minorenni.

Questa mattina l’imputato, accusato di avere molestato sessualmente e palpeggiato i ragazzi, ha rifiutato di sottoporsi all’esame. Esame che era stato chiesto dagli avvocati di parte civile Carlo Corradi e Debora Scarcella.

Sono stati ascoltati, invece, in qualità di testimoni, la preside, un istruttore e la figlia dell’imputato. I primi due hanno descritto il custode come una figura irreprensibile, ma al tempo stesso hanno confermato che le parti offese erano apparse molto turbate. La preside, in particolare, ha affermato di considerare “assolutamente attendibili” i racconti dei ragazzi molestati.

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