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Montesilvano, presentato il progetto Sprar per i minori non accompagnati

Montesilvano, presentato il progetto Sprar per i minori non accompagnati

MONTESILVANO, 6 aprile – E’ stato presentato questa mattina, a Montesilvano, il progetto Sprar per minori, attivato in collaborazione con i Comuni di Elice e Picciano e che mira, nelle intenzioni delle tre amministrazioni, a favorire l’integrazione dei più giovani.

“La forza della progettualità Spra attivata dal Comune di Montesilvano è data dalla sinergia che stiamo mettendo in atto anche con altri Comuni della nostra regione – ha sottolineato il sindaco Francesco Maragno –  nonché all’estensione di servizi di assistenza alle persone con grandi difficoltà economiche”.

Il progetto coinvolgerà in particolare un massimo di 52 minori non accompagnati, dei quali 6 a Picciano, 6 ad Elice e 40 a Montesilvano.

“Prima dell’attivazione della progettualità Sprar- ha aggiunto Maragno – la situazione dei migranti a Montesilvano era ingestibile. Intraprendere questo percorso ci ha permesso di smettere di vivere passivamente i flussi migratori che a Montesilvano hanno toccato punte anche di 500 persone, nei due Cas, i centri di accoglienza straordinaria, e gestire direttamente i migranti, attraverso un reale progetto di integrazione nel tessuto cittadino. Oggi abbiamo migranti impegnati in corsi di formazione, in lavori socialmente utili, a titolo gratuito, presso il cimitero comunale o ancora nella manutenzione del verde. Il secondo step del progetto è stato il coinvolgimento nel sistema Sprar anche di altri Comuni”.

A sottolineare l’importanza del progetto anche il sindaco di Elice Gianfranco De Massis:

“Siamo voluti entrare nella rete Sprar – ha sottolineato – per gestire direttamente un numero minimo di profughi e quindi tutelare la serenità e la tranquillità della piccola comunità di Elice e portare quindi alla chiusura del Cas presente”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni del sindaco di Picciano Enzo Catani:

“Questo progetto ci ha subito convinto – ha affermato – e ci ha portato a prenderci una grande responsabilità ed accogliere dei minori che potranno integrarsi nel nostro territorio, dove si trova anche una grande comunità albanese di 160 persone, perfettamente inserita”.

Per ospitare i migranti, che saranno suddivisi per età e per sesso, sono state individuate sei strutture a Montesilvano e due ad Elice e Picciano: le fasce andranno da 0 a 11 anni, da 12 a 17 e una per i 18enni.

“Con la rimodulazione del progetto Sprar per adulti – ha aggiunto il sindaco Maragno – possiamo adibire la struttura Ex Artigianluce che fino ad ora ha ospitato migranti uomini adulti ad un progetto di Housing First per persone italiane in difficoltà economiche”.

Nella sede di Corso Umberto che ospita la Casa della Solidarietà Madre Teresa di Calcutta con mensa ed emporio solidale, verranno allestiti degli alloggi condivisi rivolti a nuclei familiari in difficoltà abitativa.

“Grazie ai fondi Pon – Fead – ha spiegato il direttore dell’Azienda Speciale, Eros Donatelli – possiamo realizzare una progettualità di inclusione sociale in senso ampio, non solo rivolta all’accoglienza dei profughi, ma anche alle povertà estreme. Il finanziamento permetterà di mettere in atto interventi di sostegno con beni di prima necessità, percorsi professionali e lo sviluppo di servizi come l’Housing First, simili alla progettualità di alloggio condiviso, già sperimentata nel Comune di Montesilvano, rivolta ad ospitare temporaneamente nuclei familiari”.

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