ORTONA, 29 marzo – In vista della Pasqua la Guardia Costiera ha intensificato i controlli sulla filiera del pesce. Controlli che negli ultimi giorni hanno portato  i militari ad effettuare diversi sequestri e sanzioni, tra i quali quello di 130 chili di frutti di mare al porto di Ortona.

Porto dove un privato, proveniente dal barese, è stato colto in flagrante con l’ingente quantità di prodotto destinato al mercato nero. Dopo il sequestro i frutti di mare, prevalentemente noci di mare, canestrelli, murici e cozze pelose, ossia specie particolarmente pregiate per la ristorazione, sono stati rigettato in mare in quanto ancora vivi, mentre al trasgressore è stata comminata una sanzione di 1.500 euro.

Nel corso dei controlli un’analoga sanzione è stata elevata nei confronti di un venditore ambulante di Guardiagrele che vendeva sul proprio banco pesce privo di qualsiasi documento di tracciabilità. Il prodotto, pari a circa 10 chili, è stato sequestrato e distrutto in quanto non idoneo al consumo.

Stessa sorte è toccata ad un ambulante di Francavilla al mare. In questo caso però, dietro parere favorevole del servizio igiene e qualità degli alimenti della Asl, i circa 16 chili di pesce sequestrati sono stati devoluti in beneficenza ad una locale associazione di beneficenza.