Pescara
Stai leggendo
Ospedale di Penne, la Asl mostra le carte: “Non verrà cancellato, stop allarmismi”

Ospedale di Penne, la Asl mostra le carte: “Non verrà cancellato, stop allarmismi”

PESCARA, 30 giugno –  “La popolazione vestina non merita di essere ingannata con allarmismi e notizie volutamente esasperate. Chi, con un ruolo istituzionale, dice che si cancellano gli ospedali induce i cittadini in errore. Nessuno sta smantellando o cancellando l’ospedale di Penne. Il manager della Asl di Pescara, Armando Mancini, dopo la manifestazione di protesta di ieri per la salvaguardia della struttura, illustra i contenuti dell’atto aziendale presentato alla Regione e prova a fare chiarezza sulle sorti del presidio sanitario, sottolineando che “abbiamo fatto scelte precise per far sì che Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara.

Carte alla mano, nel corso di una conferenza stampa, Mancini illustra quanto previsto dall’atto aziendale che la Regione dovrà valutare ed approvare. Il direttore generale della Asl mette a confronto le misure individuate con le disposizioni del Decreto Lorenzin. Di una cosa, però, è certo:

“Il Decreto Lorenzin è figlio della ristrettezza economica e della spending review. Spero che un domani questo Paese vivrà condizioni migliori. In ogni caso non è pensabile per alcuno che l’area Vestina possa essere priva di un presidio ospedaliero. Il nostro impegno è mantenere in Penne lo ‘spoke’ dell”hub’ di Pescara, con sempre maggiori collegamenti, anche attraverso la telemedicina”.

COSA PREVEDE L’ATTO AZIENDALE:

Dipartimento di Chirurgia: Unità Operativa Semplice Dipartimentale Chirurgia, 2 posti letto; Unità Operativa Semplice Otorinolaringoiatria, 2 posti letto (non prevista dal Decreto Lorenzin); Servizio Oculistica (non previsto); Unità Operativa Semplice Dipartimentale Artroscopia e Traumatologia, 2 posti letto (non prevista).

Dipartimento di Medicina: Unità Operativa Complessa Medicina Generale, 30 posti letto, che assorbirà anche la Geriatria (il decreto prevedeva 20 posti letto); Unità Operativa Semplice Dipartimentale Lungodegenza, 15 posti letto, per accogliere anche i pazienti di Pescara (non prevista); Unità Operativa Semplice Diagnostica Apparato Digerente (non prevista); Servizio Emodialisi, 12 letti (non previsto).

Dipartimento Materno Infantile: Unità Operativa Semplice Dipartimentale Ginecologia e Interruzione di gravidanza, 2 posti letto (non prevista). Insieme a quello di Avezzano, è stato spiegato, sarà uno dei due centri regionali per l’interruzione di gravidanza.

Dipartimento dei Servizi: Unità Operativa Semplice Dipartimentale Laboratoristica Territoriale ; Servizio Radiologia; Servizio Trasfusionale; Servizio Oncologia (non previsto).

Dipartimento Emergenza Urgenza: Unità Operativa Semplice Pronto Soccorso; Unità Operativa Semplice Terapia Intensiva Post Operatoria, Anestesia-Rianimazione (non prevista).

 “Rispetto a com’era Penne prima del Decreto Lorenzin – sottolinea Mancini – manca in pratica solo l’U.O. di Cardiologia. Per legge non potevamo mantenerla per una questione di numeri, ma verrà comunque mantenuto il servizio. In materia di emergenza urgenza è una follia pensare che i codici rossi possano essere trattati all’ospedale di Penne, perché per quei casi serve un ospedale che abbia tutti i reparti necessari. I reparti che abbiamo aggiunto rispetto a quanto previsto dal decreto Lorenzin, essendo il numero totale di Uo della Asl non modificabile per legge, sono stati sottratti a quelli attribuibili all’ospedale di Pescara. E’ stata una precisa scelta, finalizzata a far sì che quello di Penne resti il secondo ospedale della Asl di Pescara”.

Mancini, affiancato dal responsabile Programmazione e Organizzazione della Asl, Stefano Boccabella, aggiunge che “investiremo 12,5 milioni di euro per la messa in sicurezza sismica e per il rifacimento dei Reparti, che vanno ovviamente rimodulati sul Decreto Lorenzin” e che è stata inoltrata alla Regione la richiesta “di localizzare nell’ospedale di Penne un ‘ospedale di comunità’, la cui gestione vedrà integrati i medici di Medicina generale”.

Sulla questione interviene anche l’assessore regionale alla Programmazione Sanitaria, Silvio Paolucci:

“La Regione ha portato a casa una deroga specifica, utilizzando una normanNazionale che prevedeva per le aree disagiate la possibilità che i presidi rimanessero anche se sotto dimensionati rispetto ai numeri che la norma stessa prevedeva e che rimanessero presidi con pronto soccorso, e questo risultato lo abbiamo portato a casa. Se si vuole ottenere di più, poiché gli atti aziendali previsti dalla Asl di Pescara sono molto oltre quanto già programmato dalla Regione e a livello nazionale, bisognerà rivolgersi allo Stato, ai ministri e ai parlamentari perché sono loro che hanno competenza sugli interventi delle leggi nazionali, e la programmazione regionale deve stare nel quadro e all’interno dei vincoli della norma nazionale”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%