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“Panta Rei”: quattro arresti cinque indagati e depuratore sequestrato a Chieti

“Panta Rei”: quattro arresti cinque indagati e depuratore sequestrato a Chieti

PESCARA, 20 ottobre – Maxioperazione del Corpo Forestale dello Stato che questa mattina ha sequestrato l’impianto di depurazione a Selvaiezzi di Chieti Scalo e ingenti somme di denaro. Quattro le persone arrestate.

Si tratta del presidente del Consorzio di bonifica centro con sede a Chieti, Roberto Roberti, del responsabile tecnico dell’impianto, Tommaso Valerio, del capo settore Ecologia e ambiente dell’impianto, Andrea De Luca, e e dell’amministratore di un laboratorio di analisi, Stefano Storto. Intercettazioni da brividi, quelle contenute negli atti giudiziari: “I fanghi cominciano a diventare pericolosi, facciamo i banditi”; e ancora: “Dalla Toscana viene fino a qua a portare quella roba perché nessuno la vuole, con l’arsenico a 50”.

Cinque, inoltre, le persone indagate, nell’ambito di un’inchiesta che a messo in luce un gran numero di illeciti:  lo sversamento di liquami nel fiume Pescara fino a tre volte in più dei livelli consentiti, lo smaltimento di fanghi in impianti a Fermo e Ferrara e la ricezione di rifiuti liquidi da Pisa in violazione alle autorizzazioni. E in più la scarsissima manutenzione, causa di un persistente e terribile cattivo odore che è stato più volte segnalato dai cittadini. E lo stesso comandante del Corpo forestale, Ciro Lungo, sottolinea la consapevolezza delle azioni di chi operava in modo irregolare.

Il coordinamento è della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila, con i sostituti procuratori David Mancini e Antonietta Picardi. I reati ipotizzati nell’ambito dell’operazione “Panta Rei sono traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, ai danni dello Stato ed abuso d’ufficio.

 

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