Parte la cassa integrazione al quotidiano ‘il Centro’. La Cgil: “Perdite di 1,8 mln euro”

PESCARA, 26 luglio – Parte la cassa integrazione al quotidiano ‘il Centro’: interesserà nove lavoratori, che saranno in cig “a zero ore e senza rotazione per 24 mesi, di cui, tra l’altro, solo 12 certi”. Lo rende noto la Slc-Cgil Abruzzo, il Sindacato lavoratori della comunicazione, il quale sottolinea come tutto questo avvenga “a pochi mesi dal passaggio di proprietà che ha portato il giornale dal Gruppo Espresso nelle mani di una società formata da quattro imprenditori abruzzesi, che dopo otto mesi dall’acquisizione dichiara perdite di 1,8 milioni di euro“.
“La cessione di ramo d’azienda da parte della Finegil s.p.a. gruppo L’Espresso – scrive il sindacato – fu accolta dalle maestranze nella speranza che un giornale locale, retto da imprenditori locali, potesse ricevere quelle attenzioni e quella spinta propulsiva che un grande gruppo editoriale, con pubblicazioni locali e nazionali sparse in tutta Italia, non riusciva ad assicurare. Invece, con la soppressione dell’attività di impaginazione, di archivio, di reception (centralino e accoglienza visitatori) e fattorino, si sta verificando l’esatto contrario”.
Secondo il Sindacato lavoratori della comunicazione “con l’allontanamento di questi 9 lavoratori – la proprietà proponeva 15 esuberi su 20 addetti – il giornale sarà più povero, più standardizzato e con meno servizi resi al personale giornalistico e di conseguenza ai lettori”.
“Ci si aspettava una maggiore attenzione da imprenditori abruzzesi verso un prodotto abruzzese con maestranze quasi interamente abruzzesi, così non è stato. La nuova proprietà non ha voluto nemmeno prendere in considerazione la proposta di volontaria riduzione d’orario, tramite l’attivazione del part-time per 15 lavoratori per salvare tutti i dipendenti. In tal modo, con grande senso di responsabilità, i lavoratori volevano contribuire a far fronte alla crisi economica in modo assolutamente non traumatico e dare la possibilità alla nuova proprietà di mantenere integra l’erogazione dei servizi e di dare un segnale forte, anche verso l’opinione pubblica, di determinazione nella salvaguardia dell’occupazione locale”.
La Slc-Cgil Abruzzo chiede quindi “l’interessamento delle autorità regionali a questa grave situazione di crisi, al fine di sventare un ulteriore calo dell’occupazione che, peraltro, già affligge pesantemente la nostra regione”.