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Pescara, carenza di infemieri nei presidi ospedalieri. La denuncia dell’Ipasvi

Pescara, carenza di infemieri nei presidi ospedalieri. La denuncia dell’Ipasvi

PESCARA, 28 novembre – Grave carenza di infermieri belle nelle strutture sanitarie della Asl di Pescara. La denuncia arriva dal Collegio Ipasvi, che sottolinea come nei reparti di pediatria, ortopedia e chirurgia la mancanza di personale infermieristico stia raggiungendo livelli allarmanti.

Il rapporto tra personale e pazienti, che secondo uno studio recente dovrebbe essere di uno ogni sei degenti – denuncia Irene Rosini presidente del collegio Ipasvi di Pescara – in questi reparti dell’ospedale civile sale addirittura a un infermiere ogni 15 o 18 pazienti”.

Dati preoccupanti che qualche giorno fa sono stato illustrati anche all’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, con l’Ipasvi che ha posto l’accento su “uno stato di precarietà assistenziale” in tutta la Asl, compresi i presidi di Penne e Popoli.

“E’ diventata purtroppo una consuetudine – ribadisce Irene Rosini – assistere al sovraccarico di pazienti nelle unità operative di Geriatria, Ortopedia, Chirurgia I e Chirurgia Vascolare. Il personale infermieristico e socio sanitario riesce appena a garantire il minimo bisogno assistenziale. E a volte con grande difficoltà neppure quello. Al di là di chi sia la responsabilità, le istituzioni preposte devono impegnarsi affinché sia garantita un’assistenza efficace ed efficiente, che risponda ai bisogni di salute dei cittadini e faccia lavorare in sicurezza gli operatori”.

Da qui la richiesta, già avanzata a Paolucci, di investire sul personale dando il via alle procedure concorsuali, ferme dal 2001, e di attivare il tavolo tecnico per il nomenclatore tariffario regionale, al fine di riconoscere le prestazioni infermieristiche e dare il via all’apertura degli ambulatori infermieristici sul territorio per i pazienti affetti da patologie croniche che necessitano di continuità assistenziale.

“L’assessore Paolucci – conclude Irene Rosini – si è impegnato sulla questione, individuando risorse economiche dedicate. Nello stesso incontro abbiamo ribadito le criticità già registrate riguardo l’acquisizione di personale infermieristico da agenzie interinali, circa la loro selezione per la somministrazione di prestazioni infermieristiche e l’ormai purtroppo consolidata e negativa consuetudine di far eseguire attività domestico alberghiere al personale infermieristico. A questo proposito gradiremmo sapere se siano state messe in campo strategie volte a combattere certi atteggiamenti”.

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