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Pescara, omicidio Neri: i Carabinieri studiano i tabulati telefonici di Alessandro

Pescara, omicidio Neri: i Carabinieri studiano i tabulati telefonici di Alessandro

PESCARA, 10 marzo – Proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore trovato morto giovedì pomeriggio nel fosso Vallelunga, a Pescara. Tra gli elementi su cui stanno lavorando i Carabinieri ci sono i tabulati telefonici del giovane, che hanno consentito di risalire alle ultime persone con cui il ragazzo è entrato in contatto. Il telefono di Alessandro,  che ha consentito di individuare la zona e poi di trovare il corpo con l’intervento dei cani molecolari, è stato acceso fino a lunedì sera e poi si è spento. Anche per questo è stato ipotizzato che la morte possa risalire a circa 48 ore prima del ritrovamento


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Intanto si attendono i primi risultati dell’autopsia sul corpo del 29enne, iniziata stamani. Poco significativo, invece, il dettaglio del portafoglio che non gli è stato trovato addosso: è stato accertato che Alessandro non lo aveva sempre con sé.

I CARABINIERI A CASA DI ALESSANDRO. ASCOLTATI I FAMILIARI

I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione di Neri, acquisendo vario materiale, tra cui dei vecchi telefoni. Gli inquirenti hanno anche ascoltato più volte i familiari del ragazzo, che hanno fornito indicazioni utili alle indagini.

IL MISTERO DELL’AUTOMOBILE

Proseguono gli accertamenti anche sulla macchina del 29enne, trovata mercoledì mattina nel centro di Pescara, perché al momento, secondo quanto appreso, non è ancora chiaro quando e da chi sia stata parcheggiata lì. In tal senso potrebbe essere utile l’intervento dei Carabinieri del Ris di Roma, che arriveranno a Pescara nelle prossime ore, per eseguire accertamenti sul veicolo.

L’AUTOPSIA

Intanto un ufficiale del Ris esperto di balistica ha preso parte all’autopsia. Dall’esame autoptico i militari dell’Arma si aspettano di sapere, oltre ai tempi della morte, da quale distanza è stato esploso l’unico colpo che, apparentemente, avrebbe ucciso il 20enne. Un colpo al torace, con foro di entrata anteriore. Capire la distanza potrebbe chiarire il tipo di luogo in cui si è consumato il delitto, magari un’automobile o un ambiente piccolo.

NESSUNA IPOTESI ESCLUSA

Al momento continua a non essere esclusa nessuna pista. In questa fase iniziale delle indagini gli inquirenti stanno raccogliendo il materiale e le informazioni disponibili per arrivare ad ipotesi più concrete.

IL PAPA’, ERA UN BRAVO RAGAZZO

“Mio figlio era un bravo ragazzo”. Lo afferma Paolo Neri, papà di Alessandro, uscendo dall’abitazione di famiglia, in via Londra, a Spoltore. Sul cancello della villetta è stato posizionato un cartello con la scritta “Questa è casa di Ale!”.
La casa del giovane è un continuo viavai di amici e parenti. Nessuno riesce a farsi capace di quanto accaduto al 29enne, di cui si erano perse le tracce da lunedì e che giovedì è stato trovato morto alla periferia di Pescara. Tanti anche i giornalisti.

ALLO STADIO UNO STRISCIONE “NERINO NEL CUORE”

“Nerino nel cuore. La Nord ti rende onore”. E’ lo striscione posizionato allo stadio di Pescara, in curva Nord, prima della partita di calcio di serie B Pescara-Parma, in ricordo di Alessandro. Il 29enne era era un grande tifoso biancazzurro e seguiva le gare del Delfino dalla curva Nord dell’Adriatico.

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