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Piantagioni di marijuana nella Marsica: 8 arresti. In carcere anche due membri di clan camorristici

Piantagioni di marijuana nella Marsica: 8 arresti. In carcere anche due membri di clan camorristici

L’AQUILA, 8 maggio – Avevano scelto la Marsica, e in particolare il Fucino, come luogo dove delocalizzare la coltivazione di marijuana dalla Campania. I carabinieri dell’Aquila li hanno scoperti e oggi hanno arrestato otto persone, sette delle quali campane, tra le quali figurano due esponenti di clan camorristici radicati nella provincia di Napoli. L’ottava arrestata è una donna di Luco dei Marsi. Tutti dovranno rispondere dell’accusa di associazione finalizzata alla coltivazione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Degli otto arrestati, tre sono finiti in carcere, a Secondigliano e a Poggio Reale, mentre gli altri cinque sono ai domiciliari. I provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale dell’Aquila, a firma del giudice Guendalina Buccella, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo abruzzese.

L’operazione si ricollega al sequestro del 28 settembre 2016, quando i militari scoprirono una coltivazione di marijuana nelle campagne di Luco dei Marsi, camuffata da piante di mais, sequestrando sei tonnellate di piante e arrestando tre persone.

Immediatamente prese il via un’attività di indagine, coordinata dai pm Stefano Gallo e Roberto Savelli, che ha consentito di fare emergere numerosi elementi circa la partecipazione degli indagati ad un’associazione finalizzata alla coltivazione di marijuana, rivelando come l’attività fosse stata organizzata e finanziata da personaggi dell’area campana.

L’indagine inoltre ha consentito di appurare che un primo tentativo era stato già compiuto nel 2015, sempre a Luco dei Marsi, ma la piantagione non era andata a buon fine, a causa di alcuni errori commessi nella gestione della coltivazione, ed era stata data alle fiamme.

Dopo il sequestro e gli arresti del 2016 la banda non si è però scoraggiata. Ancora un tentativo di coltivazione, poi fallito, è stato fatto nel 2017, nelle campagne tra Scurcola Marsicana e Capistrello. E anche quest’anno gli indagati, monitorati dai militari, si sono mossi fin dal mese di gennaio alla ricerca di un terreno idoneo alla coltivazione di marijuana nelle campagne della Marsica.

Il giudice ha ritenuto rilevanti le posizioni di due soggetti, appartenenti a clan camorristici dediti in via quasi esclusiva al traffico anche internazionale di stupefacenti, esperti nell’attività di coltivazione di piantagioni di marijuana, individuati come finanziatori e coordinatori delle attività di semina, cura e raccolto, funzionali poi alla lavorazione e alla successiva commercializzazione dello stupefacente.

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