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Rigopiano, il Comune sapeva che l’hotel era isolato: “Stessero al caldo”

Rigopiano, il Comune sapeva che l’hotel era isolato: “Stessero al caldo”

PESCARA, 28 novembre – “Che stessero tranquilli al caldo, tanto lassù hanno tutto”. Il Comune di Farindola conosceva perfettamente le condizioni dell’hotel Rigopiano prima della valanga: è scritto nell’informativa dei Carabinieri Forestali di Pescara relativa all’inchiesta.

“Mi hanno detto che la turbina se tutto va bene dovrebbe partire questa sera, ma quasi sicuramente domani. Che stessero tranquilli al caldo, tanto lassù hanno tutto”. Questo l’sms inviato dalla fidanzata a Gabriele D’Angelo, una delle vittime.

Questa frase proferita da Enrico Colangeli, del Centro operativo comunale di Farindola, “dimostra chiaramente che lo stesso era perfettamente a conoscenza dell’isolamento dell’Hotel Rigopiano ma che, a suo parere, non era una priorità risolvere tale emergenza”.

La fidanzata di D’Angelo, Giuly Damiani, ha riferito agli inquirenti che “la situazione presso l’Hotel era diventata insostenibile in quanto non si riuscivano a tenere calmi tutti i clienti e che tutti, compreso il personale, volevano andare via” e che D’Angelo le “chiese di rivolgersi al Comune di Farindola e chiedere aiuto”.

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