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Sacchi su Zeman: “Ha cercato di vincere in un Paese che non riconosce merito e bellezza”

Sacchi su Zeman: “Ha cercato di vincere in un Paese che non riconosce merito e bellezza”

PESCARA, 22 maggio 2017 – Nonostante l’ultimo posto in classifica e la retrocessione del Pescara arrivata con largo anticipo, Zdenek Zeman continua a ricevere attestati di stima da tanti big del calcio. La sua passione per l’estetica, la sua filosofia improntata a fare sempre un gol in più dell’avverario, la sua visione dello sport basata sul rispetto delle regole, vanno al di là dei risultati. Il pianeta calcio del tecnico boemo si colloca al di fuori di qualsiasi dimensione spazio-temporale e conquista ogni amante del bel gioco, a prescindere dalla fede calcistica. L’ultimo attestato di merito, in ordine di tempo, è arrivato questa mattina da Arrigo Sacchi, altro cultore del 4-3-3, condottiero del Milan stellare dei primi anni Novanta.

Sacchi, che oggi era a Chieti per ritirare un riconoscimento nell’ambito del XV Premio Prisco, ha detto senza giri di parole:

“Zeman è un grande maestro di calcio. Le sue squadre hanno uno stile in un Paese dove poche cose hanno uno stile. Quindi uno va alla partita, non conosce chi è l’allenatore, poi vede la partita e riconosce subito che sta giocando una squadra di Zdenek”.

Concetti non banali, espressi da un allenatore che oggi, da opinionista, non si tira mai indietro quando c’è da criticare un ex collega. Sacchi ha aggiunto:

“Zeman ha dato molto al calcio. Non sempre è stato compreso, non sempre ha avuto fortuna, a volte avrà commesso anche degli errori, come tutti quanti noi. Però ha dato veramente tanto. Lui ha cercato di vincere attraverso il merito e la superiorità, in un Paese che non sempre riconosce il merito e la bellezza”.

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