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Serie B, Perugia-Pescara 4-2: biancazzurri molli e confusionari, difesa colabrodo

Serie B, Perugia-Pescara 4-2: biancazzurri molli e confusionari, difesa colabrodo

PERUGIA, 3 settembre 2017 – Poca fluidità di manovra, sufficienza nell’approccio alla gara e assenza di ardore agonistico, costano al Pescara la prima sconfitta stagionale. Sul banco degli imputati soprattutto la difesa, apparsa troppo spesso impacciata e incapace di reggere l’urto delle folate biancorosse. Il Perugia sfrutta bene le debolezze dei biancazzurri: fa tanta densità in mezzo al campo, aspetta con ordine gli avversari ed è spietato quando arriva il momento di colpire. Han e Di Carmine sono un’ira di dio.

Zeman schiera Baez dal primo minuto. Con Del Sole assente per problemi burocratici, legati all’operazione che ha portato alla sua cessione alla Juve, l’esterno uruguaiano è chiamato a completare il tridente offensivo insieme a Pettinari e Benali.Biancazzurri subito propositivi nei primi minuti: pressing alto, linea difensiva avanzata e un paio di buone iniziative non sfruttate.

Il Perugia soffre, ma tiene botta. Al 6′ combinazione velocissima Di Carmine-Han, con l’attaccante nordcoreano che dal vertice sinistro dell’area cerca di piazzare la palla sul lato opposto: angola troppo e la palla finisce fuori. Al 9′ cross di Mazzotta dalla sinistra, Rosati anticipa Baez di un soffio.

Al 15′ controllo difettoso di Proietti in uscita, ne approfitta  Han che affonda al centro e allarga per Di Carmine, Perrotta fa muro e salva il risultato. Un minuto dopo clamorosa occasione per il Pescara, con Mazzotta che aggancia in area e serve Baez, che a portiere battuto, praticamente a porta vuota, cicca il pallone e spreca la più facile delle opportunità.

E’ praticamente l’unica vera occasione per i biancazzurri nel primo tempo. Troppi errori di misura da parte dei ragazzi di Zeman, che sbagliano quasi sempre l’ultimo passaggio. La manovra è macchinosa ed è difficile trovare spazi. Il Perugia, al 23′, è invece cinico e spietato: spiovente in area, Brugman non contrasta e Di Carmine è libero di colpire di testa. Pigliacelli ribatte corto e per l’attaccante degli umbri è un gioco da ragazzi ribadire in rete.

I biancazzurri provano a reagire, ma i padroni di casa disinnescano gli attacchi degli abruzzesi. Al 35′ gran botta di Belmonte su punizione, da circa 25 metri, con la palla che esce di un soffio. Al 40′ raddoppia il Perugia su ennesimo pasticcio difensivo: Bianco riceve in area e scarica di destro, ma trova pronto Pigliacelli, che devia sulla traversa. Sulla ribattuta irrompe Han e mette in rete.

Nel secondo tempo il Perugia parte bene, ma è il Pescara ad accorciare le distanze all’8′, con una buona combinazione Benali-Brugman: assist del libico dalla destra e l’uruguaiano di piatto trova l’incrocio. Al 13′ ci prova Perrotta di testa, su calcio di punizione di Benali da buona posizione, ma la palla finisce alta.

Due minuti dopo, invece, è il Perugia a trovare la terza rete: punizione dubbia dal vertice sinistro dell’area, rimpalli in area, irrompe Monaco e trafigge Pigliacelli con un tunnel. Il tempo di mettere la palla al centro e l’arbitro assegna un rigore al Pescara, per una evidente trattenuta di Belmonte in area su Benali: è il 17′ quando lo stesso Benali trasforma con freddezza spiazzando Rosati.

Al 23′ il Perugia chiude i conti con Di Carmine, che tutto solo riceve in area e senza troppi problemi batte Pigliacelli. I biancazzurri, in fase difensiva, sono lenti, molli e sfilacciati. Coda e Perrotta non fanno valere né fisico né corsa, mentre Mazzotta e Zampano sono più occupati ad attaccare che a difendere. Viste le caratteristiche dei giocatori in rosa, non sarà facile trovare la quadra nel reparto arretrato. Il Pescara comunque attacca, ci prova, si riversa in avanti con generosità, ma è precipitoso e sbaglia quasi sempre l’ultimo passaggio. La grande mole di gioco, in fase offensiva, si risolve in una sterile collezione di calci d’angolo.

In ogni caso bisogna restare calmi. Il Pescara è una squadra ancora in costruzione e non c’è da fare drammi. Serve invertire subito la rotta, però, sia a livello di approccio che nell’intesa tra i reparti.

 

Perugia: Rosati, Zanon (31′ st Del Prete), Monaco, Di Carmine, Volta, Colombatto, Han (19′ st Falco), Belmonte, Bianco (36′ st Emmanuello), Bandinelli, Terrani. A disposizione: Santopadre, Nocchi, Pajac, Casale, Choe, Mustacchio, Buonaiuto, Dossena. All. Federico Giunti
Pescara: Pigliacelli, Zampano, Coda, Perrotta, Mazzotta, Coulibaly (19′ st Valzania), Proietti, Brugman, Benali, Pettinari, Baez (19′ st Ganz). A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Balzano, Kanoute, Ganz, Valzania, Fornasier, Palazzi, Carraro, Cappelluzzo. All. Zdenek Zeman

Arbitro: Aureliano di Bologna

Reti: 23′ pt Di Carmine (PG), 40′ pt Han (PG), 8′ st Brugman (PE), 15′ st Monaco (PG), 17′ st Benali su rigore (PE), 23′ st Di Carmine (PG)

Corner: 12-2 per il Pescara

Ammoniti: Zanon (PG), Baez (PE), Coulibaly (PE), Volta (PG), Coda (PE), Monaco (PG)

 

 

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