Silvi, a processo per maltrattamenti ma in aula emergono dubbi: scarcerato dopo oltre un anno
TERAMO, 11 dicembre – A luglio dell’anno scorso era finito in carcere con le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti della mamma di 82 anni e della zia di 90, reati per i quali è successivamente finito a processo davanti al giudice Flavio Conciatori. Ma in aula, soprattutto dopo l’escussione dell’ultimo teste, sono emersi dubbi sulla ricostruzione dei fatti. E così, su richiesta del legale dell’uomo, il giudice ha disposto la scarcerazione del 53enne, detenuto da oltre un anno.Nel corso delle testimonianze che si sono succedute in aula fino ad oggi non sarebbe infatti emersa prova certe dei presunti maltrattamenti, con il giudice Flavio Conciatori che questa mattina, dopo l’escussione dell’ultimo teste previsto per la giornata, ritenendo che le sue dichiarazioni evidenziassero “nuovi elementi tali da porre in discussione la gravità del quadro indiziario, presupposto indefettibile di qualsiasi misura cautelare”, ha revocato la misura applicata nei confronti dell’uomo disponendo l’immediata scarcerazione.
Ma non solo. perché il giudice, “visto il contrasto tra il quadro riferito dal teste oggi escusso e quanto riportato nel verbale di querela reso da… e prodotto dalle parti”, ha disposto la citazione a deporre del medico di famiglia dell’uomo, teste inizialmente citato dalla difesa che successivamente aveva rinunciato alla sua audizione.
Il 53enne, finito a processo per maltrattamento ed estorsione, era stato arrestato a luglio dello scorso anno con l’accusa di aver minacciato e percosso in più occasioni la mamma e la zia per costringerle a consegnargli piccole somme di denaro. Atteggiamenti violenti che, secondo quanto denunciato dagli stessi familiari, sarebbero iniziati da quando l’uomo aveva cominciato a fare uso di alcool, con le due donne che alla fine, non sapendo più cosa fare, avevano deciso di sporgere denuncia.
Nel corso del processo l’uomo è stato sottoposto a due perizie psichiatriche, con la seconda perizia che ne ha stabilito la parziale incapacità di intendere e volere in relazione al costante abuso di alcool. Ma delle testimonianze, fino ad oggi, non sarebbero emerse prove certe e concordanti sui presunti episodi di violenza. Il processo, dopo l’audizione dei testi odierni e la scarcerazione dlel’uomo disposta dal giudice, è stato aggiornato a settembre.
