Teramo, doppi rimborsi allo Zooprofilattico: a febbraio la sentenza
TERAMO, 19 ottobre – E’ attesa per febbraio la sentenza del processo all’ex direttore generale dello Zooprofilattico Vincenzo Caporale per la vicenda dei presunti doppi rimborsi che avrebbe indebitamente percepito in relazione alle trasferte istituzionali a Parigi nella sede dell’Oie, l’organizzazione mondiale della sanità animale. Vicenda che lo vede imputato davanti ai giudici del collegio (presidente Franco Tetto, a latere Sergio Umbriano e Carla Fazzini) con l’accusa di truffa e peculato, con l’ex dg che questa mattina ha rilasciato dichiarazioni spontanee e con il processo successivamente aggiornato a febbraio per l’audizione degli ultimi testi della difesa e per la discussione.Il processo racchiude due distinti fascicoli, entrambi relativi a presunti rimborsi non dovuti per le trasferte all’Oie ed entrambi a firma del pm Greta Aloisi. Sotto accusa sia il pagamento con carta di credito aziendale, delle spese di soggiorno, sia le ricevute di pagamento degli spostamenti in taxi che l’ex dg avrebbe poi presentato all’istituto ottenendone il relativo rimborso. Spese che, secondo l’accusa, erano già state rimborsate dell’Oie.
Accuse che l’ex dg ha sempre rigettato, sostenendo come si fosse trattato di un disguido con gli uffici amministrativi.
“La prima volta che andai a Parigi, parlando con il direttore amministrativo, mi disse che avevo diritto sia ai rimborsi “per die” dell’Oie sia all’indennità di missione, quindi da quel momento in poi non mi sono più preoccupato di niente – ha detto Caporale in aula – Non mi sono mai preoccupato di dire che avevo avuto i rimborsi dall’Oie perché che fosse previsto il rimborso lo dicevano gli inviti che ci arrivavano. La segreteria sapeva perfettamente che c’erano dei rimborsi e avrebbe dovuto comunicarlo agli uffici. E visto che il direttore amministrativo mi aveva detto che avevo diritto ad entrambi non c’era alcuna ragione per la quale mi dovessi preoccupare di queste cose “.
Caporale ha poi aggiunto, in relazione alle spese per i taxi, come l’Oie rimborsasse solo le spese di trasporto dall’aeroporto alla sede ma non gli altri spostamenti.