Teramo, il Braga per un anno in alcuni locali dell’ex Ospedaletto
TERAMO, 24 novembre – Dopo mille polemiche l’Istituto Musicale Braga trova finalmente casa. Fino ad ottobre 2017, infatti, sarà ospitato nei locali della comunità socio-educativa per minori di Via Taraschi, comunità che dovrebbe diventare operativa a novembre del prossimo anno. Un doppio successo illustrato questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta nella sede della Fondazione Tercas e alla quale hanno partecipato Sandro Sierri, Presidente della ASP 1 della Provincia di Teramo (Azienda Pubblica Servizi alla Persona), l’assessore regionale Dino Pepe e il presidente del Braga Sergio Valente.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato in particolare il programma di utilizzo della porzione dell’edificio noto come “ex Ospedaletto”, dove con finanziamenti della Fondazione Tercas e della Regione Abruzzo è stata realizzata, con lavori di ristrutturazione, una comunità socio educativa per minori con annesso centro diurno, struttura attualmente gestita dalla ASP 1 e con i locali distribuiti su due piani dell’ala sud dell’immobile.
Comunità che però, nonostante i locali siano già disponibili da tempo, non è mai stata attivata per problemi legati all’accreditamento regionale. Accreditamento che non è stato mai concesso ma che adesso potrebbe arrivare in seguito all’approvazione del nuovo piano sanitario regionale. Tanto che i primi di gennaio sarà pubblicato il relativo bando per l’affidamento del servizio.
Intanto, in attesa dell’inizio delle attività della comunità, in programma per novembre 2017, i locali sono stati concessi in comodato gratuito all’Istituto Musicale Braga, che si è impegnato a restituirli per ottobre 2017 e con il presidente Sergio Valente che nel ringraziare tutti gli enti interessati per la disponibilità mostrata ha sottolineato come quei locali “anche se per un solo anno, potranno garantire lo svolgimento delle attività didattiche”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore che si è soffermata, in particolare, a sottolineare l’importanza della partnership pubblico-privata che si è attivata in questa circostanza.
“Un intervento – ha affermato – che, sostenuto con profonda convinzione dalla Fondazione Tercas, assume un enorme valore proprio perché avviene in una dimensione sociale con la creazione di uno spazio in cui minore e famiglia possono ripensare alle loro difficoltà e, insieme agli operatori ricostruire un nuovo rapporto, più sereno e adeguato”.