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Teramo, il consiglio si apre con 16 consiglieri. Brucchi: “Vado avanti, lo ritengo un dovere”

Teramo, il consiglio si apre con 16 consiglieri. Brucchi: “Vado avanti, lo ritengo un dovere”

TERAMO, 9 novembre – Dopo due sedute andate a vuoto il consiglio comunale è tornato a riunirsi per la discussione delle interrogazioni. E questa volta l’assise si è aperta e lo ha fatto con 16 consiglieri presenti, di cui sei di minoranza. In un’aula semideserta a prendere la parola per primo è stato il sindaco Maurizio Brucchi, che dopo aver comunicato all’assise le dimissioni dei tre assessori di Futuro In, ringraziandoli per il lavoro svolto, ha confermato la sua volontà di andare comunque avanti, forte anche del decreto Minniti che sposta al 31 dicembre il termine ultimo per l’approvazione del bilancio.

“Io vado avanti perché lo ritengo un dovere che mi viene dal mandato ricevuto dai cittadini – ha detto Brucchi  – non sono d’accordo con chi vuole dipingere questa amministrazione come un’amministrazione che sta lavorando male. Sicuramente sono stati fatti degli errori, ma nulla di così grave da chiedere le dimissioni di un sindaco. Abbiamo fatto tanto, lavoriamo incessantemente, ogni giorno, per il bene della città.  Questa è una città terremotata, con tanti problemi che chiedono una risposta. Io resterò qui fino a quando mi sarà possibile”

Ad ascoltare il discorso del sindaco, ma fuori dai banchi, la lista civica, mentre dei gattiani l’unico presente in aula era Emidio Di Matteo che ha cercato di mettere in difficoltà l’assessore Valeria Misticoni con un’interrogazione sulla retrocessione delle aree edificabili.

In aula, oltre alle interrogazioni, anche un primo dibattito politico con le opposizioni che hanno sottolineato ancora una volta come il sindaco ad oggi sia di fatto senza una maggioranza.

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