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Teramo, scuole superiori: terminati i lavori al “Milli”. Miglioramento sismico per il Comi

Teramo, scuole superiori: terminati i lavori al “Milli”. Miglioramento sismico per il Comi

TERAMO, 23 agosto – In vista della riapertura dell’anno scolastico la Provincia di Teramo cerca una soluzione per il post sisma, e questo anche alla luce dei risultati relativi agli indici di vulnerabilità sismica e della necessità di chiudere l’Ipsia, dove sia gli indici che le indagini statistiche hanno dato risultati negativi.

Soluzione che, almeno in parte, arriva dal completamento dei lavori al liceo “Milli” di via Carducci dove è stato possibile recuperare interamente l’ultimo piano dell’edificio dove saranno sistemate 15 aule.
Ad annunciarlo  il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e il consigliere delegato all’edilizia scolastica Mirko Rossi, che hanno incontrato la dirigente scolastica dell’Iti e dell’Ipsia di Teramo nonché reggente del “Milli”, Stefania Nardini, per un confronto sulle proposte alle quali stanno lavorando i tecnici dell’ente dopo la decisione di chiudere il “Marino”.

“Bisogna trovare sedici aule che contiamo di recuperare fra il Milli e l’Iti – ha detto Di Sabatino – naturalmente si tratta di soluzioni temporanee perché il recupero del Comi di viale Bovio ci consentirà di poter contare su ampi spazi e di ripensare la collocazione degli istituti sulla base delle esigenze emerse in questi anni: dalla necessità, prioritaria, di garantire la sicurezza a quella di pianificare in maniera più logica l’uso delle strutture esistenti sulla base dell’andamento delle iscrizioni”.

Per quanto riguarda l’Ipsia, come sottolineato dalllo stesso Presidente, saranno i tecnici a valutare se ci sono le condizioni per recuperare la struttura con un intervento di ristrutturazione e di adeguamento.
La prossima settimana, intanto, andrà in gara il progetto di miglioramento sismico del Comi.

“Intervento – ha spiegato Rossi – che porterà l’indice di vulnerabilità sismica dell’intera struttura del corpo più antico, quello frontale, allo 0,80. Qui recuperiamo uno spazio “sicuro” per una popolazione studentesca di circa oltre 800 persone. Un intervento significativo, quindi, non un semplice restyling, che sarà realizzato nei prossimi mesi

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