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Teramo, utilizzava l’auto di servizio: dirigente della Regione prosciolto dall’accusa di peculato

Teramo, utilizzava l’auto di servizio: dirigente della Regione prosciolto dall’accusa di peculato

TERAMO, 6 ottobre – Avrebbe utilizzato l’auto di servizio per il tragitto casa-lavoro, nonostante il contratto stabilisse altro. Tanto da finire davanti al gup con l’accusa di peculato. Un’accusa dalla quale Giorgio Fausto Chiarini, dirigente della Regione Abruzzo, è stato prosciolto in sede di udienza preliminare dal giudice Roberto Veneziano, che ha disposto per l’uomo il non luogo a procedere.

I fatti contestati al dirigente, nella sua veste di direttore generale presso la direzione agricoltura della Regione Abruzzo, risalivano ad un periodo compreso tra il dicembre del 2013 e il novembre del 2014, quando, secondo l’accusa, avendo nella sua disponibilità un’Alfa Romeo 159 munita di telepass, di proprietà della Regione, l’avrebbe utilizzata in modo improprio.

In particolare la Procura, titolare del fascicolo il pm Davide Rosati, contestava al dirigente di essersi appropriato dell’auto per raggiungere casa dal posto di lavoro e viceversa, mentre avrebbe potuto utilizzarla solo per raggiungere, dalla sede centrale del dipartimento a Pescara,  le varie sedi che componevano il dipartimento e gli altri luoghi dove era chiamato a svolgere le proprie funzioni.

In questo modo, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto un indebito vantaggio di 3.613 euro, pari alla spesa relativa ad autostrada e carburante. Accusa che è caduta in sede di udienza preliminare.

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