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Terremoto, la Regione Abruzzo acquista 427 appartamenti per gli sfollati

Terremoto, la Regione Abruzzo acquista 427 appartamenti per gli sfollati

PESCARA, 2 novembre – Sono 427 gli alloggi acquistati dalla Regione Abruzzo per l’emergenza abitativa legata al sisma 2016 e 2017, per un importo di 68 milioni di euro, coperti con fondi della Protezione civile nazionale. Si tratta di appartamenti ad uso abitativo, mai occupati, disponibili in 17 comuni abruzzesi, sei nel cratere sismico e undici all’esterno.

La procedura è frutto della legge 45 del 2017, con la quale si è stabilito che, al fine di fronteggiare l’emergenza abitativa conseguente al sisma che ha colpito l’Italia centrale, le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria possono acquisire (a titolo oneroso) al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, prioritariamente nei Comuni del cratere sismico e limitrofi, unità immobiliari a uso abitativo agibili o rese agibili dal proprietario.

All’avviso pubblico emanato dalla Regione hanno preso parte privati e imprese, che hanno offerto una serie di abitazioni invendute, mai utilizzate e pronte all’uso. L’assegnazione degli alloggi avverrà attraverso un bando che verificherà le condizioni dei richiedenti in base criteri previsti dalla protezione civile nazionale. L’acquisto concreto dovrebbe avvenire entro dicembre.

Sono 1.734, attualmente, gli alloggi privati dichiarati inagibili in Abruzzo a seguito del sisma, con esito di rilevazione dei danni di tipo «E» o «F» presenti in 65 comuni (11 in provincia dell’Aquila, 15 in provincia di Pescara e 39 in provincia di Teramo); 4.521 le persone assistite con il contributo di autonoma sistemazione (Cas); 1.174 le persone assistite in hotel.

I 17 Comuni nei quali sono situati gli alloggi acquistati dalla Regione Abruzzo, con il numero di unità immobiliari disponibili, sono i seguenti: L’Aquila 53, Scoppito 33, Pizzoli 13, Teramo 223, Montorio al Vomano 11, Colledara 5, Campli 5, Valle Castellana 4, Ancarano 12, Sant’Omero 15, Bellante 3, Mosciano Sant’Angelo 24, Roseto 1, Notaresco 1, Castellalto 11, Atri 12, Pianella 2.

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta Regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, il segretario particolare del governatore, Enzo Del Vecchio, e il responsabile del dipartimento Opere pubbliche della Regione, Emidio Primavera.

Soddisfatto il governatore D’Alfonso, che sottolinea il valore dell’operazione:

“E’ un’operazione importante di solidarietà e di efficacia solidaristica. Noi abbiamo il bisogno di fronteggiare la necessità di ricovero abitativo per un certo numero di famiglie. Una parte di risposta arriva con l’autonoma sistemazione, una parte con le ‘casette’, le Sae (Soluzioni abitative in emergenza), una parte l’abbiamo definita con il ricovero alberghiero a tempo, una grande parte di risposta con l’acquisto delle case invendute”.

Poi il governatore si sofferma sui risultati raggiunti:

“Abbiamo aiutato le imprese edili abruzzesi a non andare in fallimento: alcune di queste, dopo aver costruito, non hanno potuto vendere ed erano in sofferenza economica. Il secondo risultato è che acquisiamo queste casette, con i requisiti di sicurezza e di piena idoneità, per soddisfare esigenze abitative di famiglie che hanno diritto ad avere una casa in assegnazione temporanea fino al ripristino delle loro abitazioni danneggiate. La cosa importante è che facciamo questo senza consumare un metro quadrato di suolo in più. L’altro grande risultato che acquisiamo è che andiamo a potenziare significativamente il patrimonio immobiliare della Regione Abruzzo”.

Nel definirsi “molto contento”, il presidente di Regione ribadisce il valore dell’operazione, perché “le casette provvisorie sono un problema dopo che hanno fronteggiato l’emergenza abitativa”, e sottolinea che “con l’acquisto dell’invenduto noi prendiamo case vere, per bisogni veri, che entrano poi nel patrimonio della Regione Abruzzo e finalmente potremo fare anche l’Ater unica regionale”.

“Abbiamo fatto l’istruttoria in 150 giorni ed abbiamo elaborato una graduatoria – spiega D’Alfonso – Adesso va alla Protezione civile nazionale che paga, perché un altro elemento di valore è che l’acquisto di queste case, che vanno nel nostro patrimonio, non è a carico della fiscalità degli abruzzesi, ma è a carico della fiscalità generale che finanzia la Protezione civile nazionale. Inviata la nostra istruttoria, la Protezione civile nazionale farà un’ultima verifica circa il possesso dei requisiti di idoneità dell’oggetto casa e del soggetto venditore. Chiusa questa partita si faranno i contratti e poi le immissioni, dando priorità a coloro che nelle case hanno anche problemi di salute, hanno i bambini, hanno esigenze che vengono interpretate col criterio della ragionevolezza e della prevalenza”.

Anche Mazzocca parla di una “operazione importante, che risolve i problemi immediati legati al sisma” e ribadisce come l’intervento “evita di consumare nuovo suolo”.

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