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Tortoreto, nuova protesta dei lavoratori Betafence. Domani presidio a Teramo per la visita di Conte

Tortoreto, nuova protesta dei lavoratori Betafence. Domani presidio a Teramo per la visita di Conte

TORTORETO, 2 ottobre – Una fiaccolata simbolica in occasione del nuovo sciopero di otto ore e del presidio permanente che ormai da settimane gli operai mantengono davanti all’azienda. I lavoratori della Betafence, azienda leader nella produzione di recinzioni, questa mattina sono tornati a chiedere certezze sul futuro del sito di Tortoreto dopo che nell’ultimo incontro al ministero l’azienda ha chiesto altre sei settimane per presentare un nuovo piano che potrebbe individuare eventuali soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento teramano.

“Il ministero ha concesso solo tre settimane, precisando che non devono solo servire a prendere tempo – ha spiegato Mirco D’Ignazio, della Fiom Cgil – noi siamo dell’avviso che la vertenza debba essere risolta il prima possibile, perché l’azienda a fronte di questa situazione di stasi sta iniziando a perdere clienti  e rischiamo trovarci in una situazione irreversibile. Per questo domani saremo davanti all’università in occasione dell’arrivo del presidente Conte a Teramo e stiamo vedendo se sarà possibile incontrarlo direttamente per consegnargli tutta la documentazione sulla vertenza e chiedere un suo impegno affinché al tavolo ministeriale ci sia anche il gruppo Carlyle e il suo rappresentante italiano Marco De Benedetti”.

Nelle prossime settimane lavoratori e sindacati saranno presenti in presidio anche in Regione, presso l’assessorato al lavoro e in consiglio regionale, e presto andranno anche a Milano davanti alla sede del gruppo Carlyle.

“E’ inspiegabile perché la Carlyle manchi sempre dal tavolo ministeriale – ha commentato Marco Boccanera della Fim Cisl – oltre al fatto che rileviamo la totale assenza di Regione e Provincia da questa vertenza. In ogni caso se le nostre iniziative non dovessero bastare a sbloccare la situazione siamo pronti a manifestare anche sotto la sede del ministero”.

Sempre questa mattina sulla vertenza Betafence è intervenuto anche il capogruppo reguionale di Abruzzo in Comune Sandro Mariani, che associandosi alla voce dei sindacati ha denunciato sia l’atteggiamento dell’azienda che il mancato impegno della giunta Marsilio rispetto alla vertenza in corso.

“Nessuno può pensare di trattare i lavoratori della Betafence di Tortoreto come semplici numeri da azzerare, dalla sera alla mattina, mortificando i sacrifici di una vita sull’altare del massimo profitto  – ha dichiarato Mariani –  non è accettabile il comportamento tenuto dai vertici della multinazionale al tavolo convocato, il 29 settembre scorso, dal Ministero per lo Sviluppo Economico dove, non solo non hanno fornito il benché minimo chiarimento sulla situazione finanziaria del sito produttivo di Tortoreto ma, addirittura, hanno fatto “scena muta” dinanzi alle promesse di presentare un piano concreto di rilancio aziendale di una realtà da sempre florida”

Poi l’attacco alla giunta giunta Marsilio.

“Abbiamo un assessore al lavoro teramano che è impegnato su molte vertenze abruzzesi, ma è spesso assente proprio nella sua provincia, anzi, proprio nel suo territorio, del quale evidentemente non ha interesse visto che non è stato eletto, ma nominato dall’alto – ha continuato il capogruppo di Abruzzo in Comune –  abbiamo consiglieri e amministratori del centrodestra che sono sempre in prima fila, a favore di telecamere, al fianco dei lavoratori in cortei e picchetti, ma che scompaiono quando le luci si spengono e la politica dovrebbe lavorare invece “ai fianchi” per il bene del territorio, Che dire poi del nostro Presidente che, dall’alto del suo ruolo, risulta impalpabile su questa vicenda e dimostra ancora una volta che per lui, il teramano, esiste solo per fare passerella durante le campagne elettorali”.

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