PESCARA, 16 gennaio – Tracollo D’Alfonso nel consenso dei cittadini per i governatori italiani; resta in alto, ma non tiene, Alessandrini tra i sindaci (al trentesimo posto), ma quello che ottiene più gradimenti è Cialente, ventiseiesimo, più giù Di Primio, sessantesimo, infondo alla classifica Brucchi, novantaduesimo. Dietro di lui solo altri sette sindaci, tra cui Virginia Raggi per Roma, penultima.

Lo spaccato offerto dal Sole 24 ore sulla governance poll disegna un Abruzzo a due velocità con un governatore che perde terreno nel gradimento dei cittadini, due sindaci che pur perdendo più di un passo mantengono una posizione ancora alta e altri due che continuano a scivolare, man mano, verso il fondo.

La rilevazione di Ipr Marketing è stata effettuata tra il 10 novembre e il 22 dicembre, il campione è di 600 elettori nei comuni e mille sul territorio regionale  a cui è stato chiesto, sostanzialmente: se ci fossero le elezioni domani lei voterebbe a favore o contro l’attuale amministratore?

Vediamo cosa dicono le risposte. Punto di partenza: la media di gradimento dei presidenti di Regione si attesta sotto il 43%, sotto il limite di sufficienza, e anche l’apprezzamento per i sindaci scende dal 54,8% del 2015 al 53,5% dell’anno appena trascorso.

Tra i governatori Luciano D’Alfonso è quindicesimo, ma è quello ad aver perso, in percentuale più consensi, va giù del 12,3% un pelino meno del collega della Sardegna, Francesco Pigliaru, che è al 12,5%. D’Alfonso con il suo 46.3% di bottino elettorale era all’ottavo posto tra i Presidenti di Regione attualmente in carica.

Da questo punto di vista il ko c’è anche per il sindaco di Pescara  che perde l’11,3% dei consensi rispetto al giorno dell’elezione, ma si mantiene ancora nelle postazioni più alte della classifica: scende col paracadute Marco Alessandrini, ma il risultato è di tangibile delusione.

Scende, seppur di poco, anche il gradimento per Massimo Cialente, che si conferma però il miglior sindaco d’Abruzzo: aveva il 59,2% dei consensi e oggi manterrebbe il 56%. E’ stato eletto nel 2012 e dunque la valutazione può ritenersi consolidata. Cialente chiude dunque positivamente la sua esperienza alla guida del capoluogo in anni difficili: è al suo secondo mandato e non potrà ricandidarsi.

Note più amare per il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, al sessantesimo posto. Perde però solo il 2% rispetto all’anno di elezione, il 2015, e se si votasse oggi con il 53% sarebbe comunque eletto.

Infine Teramo: Maurizio Brucchi è l’unico dei quattro sindaci che secondo la rilevazione oggi non tornerebbe a governare, dal 51,5% scende nel gradimento al 48%. Eletto nel 2014 è al suo secondo mandato.

Curiosità: tra i governatori il più amato è Luca Zaia, in Veneto, tra i sindaci Chiara Appendino a Torino. Al secondo posto, nell’uno e nell’altro caso la Toscana, con il presidente Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella.