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Xiaomi: è il momento di comprare azioni?

Xiaomi: è il momento di comprare azioni?

PESCARA, 11 settembre – Marchio tecnologico “Made in China” focalizzato sulla creazione di smartphone economici e dalle performance ottime venuto alla ribalta delle cronache in meno di 10 anni fino a venire definito come “la Apple cinese”, l’azienda tecnologica Xiaomi ha attirato l’attenzione di tanti piccoli e grandi investitori.

Se siete tra quelli che vorrebbero comprare azioni Xiaomi, complice anche il suo boom dello scorso mese in borsa, ma che non sanno da dove cominciare, siete arrivati nel posto giusto.

Xiaomi e la giovanissima storia del marchio

Xiaomi è una parola cinese che significa “miglio” ed è composta da due ideogrammi:

  • 小 (xiǎo) che significa “piccolo”
  • 米 (mǐ) che significa “riso”

Il presidente e CEO Lei Jun ha però dichiarato che le interpretazioni in realtà non si limitano a queste due relazionando il tutto a un concetto buddista secondo il cui anche un singolo, piccolo chicco di riso può essere grande come una montagna. Da qui, è facile comprendere il collegamento con il mondo della telefonia mobile e di tutta la potenza posseduta dagli smartphone.

Nata nel 2011 da un’idea del suddetto Lei Jun insieme a Bin Lin, l’azienda venne posta sotto i riflettori dei media grazie alla messa in vendita di uno smartphone economico nel settembre dello stesso anno. Questo prodotto si inseriva in un mercato dominato dall’eterno scontro tra Samsung ed Apple, e intorno ad essi solo piccole e grandi compagnie non in grado di riuscire a tenere testa ai prodotti sfornati dalla coppia in perenne conflitto. Infatti, la stragrande maggioranza degli smartphone che non appartenevano ai due giganti Hi-Tech, erano per lo più prodotti di scarsa qualità e che non specifiche tecniche o sistemi operative adatte al gusto del pubblico.

Questo fino all’apparizione di Xiaomi Mi1.

Lo smartphone targato Xiaomi infatti aveva non solo un prezzo competitivo, ma risultava all’avanguardia e funzionale; inoltre aveva il pregio di supportare un sistema operativo Android proprio come il competitor Android. Infatti, come accennato in precedenza, il resto della concorrenza in quegli anni non riusciva a creare smartphone capaci di supportare i sistema operativi Android senza incorrere in risultati scadenti.

Il successo di questo e di tanti altri prodotti Xiaomi è stato quindi soprattutto la possibilità di creare terminali supportati da hardware all’avanguardia mantenendo una politica di prezzi ultra-competitivi.

Parallelamente al mercato degli smartphone, poi, ha differenziato le sue vendite ampliandolo con vari prodotti legati al mercato hi-tech, ritagliandosi una posizione nella categoria tecnologica detta della “Smart Home”.

Xiaomi e quotazione in borsa

Dopo la sua quotazione nella Borsa di Hong Kong, avvenuta pochi anni fa, sono in molti a voler investire in questo gigante cinese tecnologico; ed è di qualche settimana fa la notizia di un’impennata del 15% sul valore delle sue azioni, complice l’uscita del suo nuovo prodotto: lo Xiaomi Mi 10.

Ma quali sono le possibilità per i “comuni mortali” di investire in questa affermata azienda nata in Cina? Ebbene, per cominciare una buona idea sarebbe provare le piattaforme di trading online messe a disposizione da diversi broker online. Grazie a queste infatti, sarà possibile utilizzare strumenti finanziari derivati chiamati CFD (acronimo stante per: “Contract fo Difference”), degli strumenti estremamente flessibili che ci permetteranno di investire anche soltanto piccole somme di denaro e, soprattutto, di poter puntare non solo sulla crescita del titolo, ma anche su un suo eventuale ribasso dovuto a un periodo negativo.

Ma c’è da fare attenzione.

Trading online e rischi da evitare

Se vi siete quindi decisi a intraprendere un’avventura finanziaria cominciando proprio con l’investire su Xiaomi e pensate di potervi avvalere di un broker online per farlo, ci sono alcune cose a cui prestare attenzione.

Bisogna essere sicuri di essersi affidati a un broker online affidabile: per assicurarvi di ciò, dovete controllare che questi abbia tutte le certificazioni e licenze del caso, come quelle CySEC e CONSOB, in modo da poter essere tutelati legalmente. Ma non solo.

Quando si investe in Borsa, bisogna capire che questo non è un “gioco”. Anche l’utilizzo di strumenti come i CFD porta con sé responsabilità e rischi da non sottovalutare, poiché ogni speculazione di tipo finanziaria può mettere a repentaglio qualunque investimento da noi intrapreso. Questo a prescindere dalla somma di partenza o ottenuta fino a quel momento.

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