PESCARA, 31 marzo 2017 – Sembrava destinato a seguire gli scissionisti abruzzesi che hanno lasciato Sinistra Italiana per approdare in Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista, la nuova forza creata da Speranza, Bersani e altri fuoriusciti dal Pd. E invece il consigliere regionale Leandro Bracco, che non aveva firmato l’appello iniziale dei dirigenti e militanti di Sinistra Italiana determinati a restare nel partito, ci ha pensato qualche settimana e alla fine ha deciso di non cambiare. Forse, per lui che era stato eletto nel Movimento 5 Stelle, sarebbe stato troppo un ulteriore cambio di casacca.

E’ stato lo stesso Bracco ad annunciare oggi la sua scelta:

”Non aderirò ad Articolo 1. Inoltre sono e resto all’opposizione, c’è tanta possibilità che io voti per la maggioranza di D’Alfonso quanto che Roberto Baggio torni a giocare in serie A”.

Dopo che Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, è passato con Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista, di fatto Sinistra Italiana si ritrova fuori dalla giunta D’Alfonso. Bracco resta dunque l’unico rappresentante del partito all’Emiciclo e si colloca fuori dalla maggioranza che sostiene D’Alfonso.

Lo conferma anche Daniele Licheri, membro dell’esecutivo regionale di Sinistra Italiana:

”Alla Regione voteremo provvedimento per provvedimento, ma saremo all’opposizione. Avevamo già in programma una verifica di giunta, che però è superata dai fatti politici interni al partito. Ora il giudizio sulla giunta D’Alfonso la daremo con il nostro congresso”.

Branco denuncia discriminazioni in Consiglio:

”Sono il consigliere regionale più produttivo, ma subisco il boicottaggio continuo e mi devo appellare all’articolo 70 per far discutere le mie proposte. Quando saranno in aula le mie proposte di legge, allora vedremo il comportamento dell’assemblea”.