TERAMO, 22 novembre – E’ da Teramo che partirà, sabato mattina, la lotta dei lavoratori edili abruzzesi per il rilancio di un comparto che da sempre rappresenta la locomotrice dell’economia regionale. E’ proprio a Teramo, infatti, che sabato mattina la Fillea Cgil Abruzzo, che rappresenta gran parte dei lavoratori del settore delle costruzioni, terrà una manifestazione del comparto che non a caso si svolgerà davanti all’ex manicomio, una città nella città il cui recupero è fermo da decenni. E tutto per rivendicare il diritto al lavoro attraverso l’apertura di cantieri attesi ormai dai troppo tempo

“Sarà Teramo, sabato prossimo, il crocevia abruzzese del comparto che da sempre rappresenta il locomotore (o la zavorra, in tempi di magra) dell’economia non solo di questa provincia ma anche dell’intera regione – scrivono in una nota il segretario generale della Fillea Abruzzo Silvio Amicucci e il segretario della Cgil teramana Giovanni Timoteo – Lo sarà perché sabato la Fillea Abruzzo, la categoria che rappresenta i lavoratori delle costruzioni, terrà una manifestazione a piazza Sant’Anna, davanti all’ex manicomio. Una scelta non casuale perché il recupero di quel complesso è una delle occasioni per rilanciare il comparto edilizio della città”.

Un’occasione a cui si aggiungono i lavori previsti nel Masterplan e quelli per la ricostruzione post-sisma.

“Fatto è che oggi i cantieri sono fermi – scrivono i due sindacalisti – e con loro sono fermi tanti posti di lavoro e un pezzo importante dell’economia provinciale e regionale. Come dimostrano i numeri pesanti della crisi”.

Numeri che parlano di 400 lavoratori edili rimasti senza lavoro solo nell’ultimo anno e che domani mattina saranno illustrati dalla Cgil in una conferenza stampa.