Regione
Stai leggendo
Abruzzo, bando Fira su gestione dei fondi comunitari: associazioni imprenditoriali contro la Regione

Abruzzo, bando Fira su gestione dei fondi comunitari: associazioni imprenditoriali contro la Regione

TERAMO, 17 ottobre – “La Regione abbandona le imprese e i Confidi”. Il duro atto d’accusa arriva dalle federazioni regionali di Confindustria, Cna, Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Claai, Confapi, Cia, Confcooperative e Un.I.Pmi, che contestano con fermezza  la scelta della Regione di escludere i Confidi abruzzesi dalla gestione dei fondi destinati alla gestione delle garanzie per le imprese.

Il bando recentemente emesso dalla Fira (Finanziaria Regionale Abruzzese), su indicazione dell’attuale giunta regionale, esclude infatti totalmente i Confidi abruzzesi dalla gestione dei fondi comunitari (POR FESR) diretti allo sviluppo delle garanzie in favore delle imprese. E questo nonostante altri fondi comunitari di identica natura e destinazione, relativi al programma UE 2007/13, siano attualmente gestiti dai Confidi abruzzesi in favore delle imprese con risultati di efficienza, trasparenza e velocità, “con un erogato di oltre 63 milioni di euro distribuito a quasi mille aziende del territorio senza alcun costo a carico della Regione”.

“La nuova strada imboccata dal governo regionale – affermano le principali associazioni di categoria abruzzesi – è discutibile dal punto di vista tecnico e assurda da quello politico poiché ha espropriato il sistema regionale imprenditoriale delle garanzie dalla gestione dei fondi comunitari loro destinati, consegnandoli alle banche”.

Una scelta che per le associazioni datoriali andrà a colpire soprattutto le migliaia di piccoli e micro imprenditori abruzzesi “che non avranno più accesso al credito in quanto i loro Confidi sono in questo modo tagliati fuori dalla gestione delle garanzie loro destinate. Le logiche delle banche saranno completamente diverse da quelle cooperativistiche e mutualistiche dei Confidi e dunque indirizzeranno i fondi secondo procedure ben diverse da quelle di sostegno alle imprese più deboli, sacrificate sull’altare del potenziamento della Fira“. Il rischio, per gli imprenditori, è la distruzione del sistema territoriale delle garanzie bancarie “che per decenni ha permesso l’accesso al credito delle piccole e soprattutto delle micro imprese abruzzesi“.

“Grazie a queste scelte, la Regione Abruzzo si aggiudicherà la ‘maglia nera’ tra le Regioni italiane le quali, al contrario, si mostrano attente al sostegno e allo sviluppo del sistema regionale delle garanzie. Un esempio sono le Marche, il Lazio e la Puglia, per citare solo quelle più vicine, che sostengono le organizzazioni datoriali di garanzia e non utilizzano le Società finanziare regionali contro di esse ma, al contrario, elaborano programmi di comune rafforzamento e sviluppo – concludono le associazioni di categoria – Per questo invitiamo la giunta regionale ad abbandonare la svolta verticistica di gestione delle risorse comunitarie e a tornare ad una politica che tuteli le tante piccole e micro imprese del territorio e le loro libere associazioni di garanzia”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%