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A Pescara nasce lo sPaz, il primo spazio pubblico autogestito di aggregazione giovanile /FOTO

A Pescara nasce lo sPaz, il primo spazio pubblico autogestito di aggregazione giovanile /FOTO

PESCARA, 8 maggio 2017 – A Pescara nasce il primo spazio pubblico autogestito di aggregazione giovanile. Una realtà per la quale hanno lottato numerose generazioni di giovani pescaresi, che negli anni hanno dato vita a numerose occupazioni di strutture pubbliche, nelle quali avrebbero voluto realizzare attività sociali e culturali di vario genere: dai locali dell’ex università, in piazza Primo Maggio, passando per la scuola di via Anelli e per l’ex Aurum. Oggi quel sogno, inseguito da tantissimi ex giovani pescaresi, è diventato realtà grazie ad un bando della Regione, vinto dal Comune di Pescara, in collaborazione con le associazioni universitarie So.Ha e 360 Gradi, e con quella degli studenti medi del Collettivo Studentesco Pescara. Una realtà che si chiama sPaz, che si trova in via del Circuito e che sorge nelle strutture dell’ex scuola elementare Villa Fabio.

Giovanni Di Iacovo, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Pescara, commenta:

“L’apertura del primo spazio autogestito di aggregazione giovanile rappresenta un momento storico per la città di Pescara, perchè da tanti anni diverse generazioni hanno condiviso l’esigenza di avere a disposizione un centro di questo tipo ed oggi, grazie alle associazioni che hanno raccolto la sfida, questa esigenza trova finalmente concretezza”.

La struttura è stata messa a disposizione dal Comune di Pescara e le associazioni hanno ottenuto un finanziamento complessivo di 45mila euro, in larga parte erogato dalla Regione Abruzzo tramite un apposito bando. L’assessore regionale Marinella Sclocco dice:

“Sono davvero molto contenta, perchè vedere come da una nostra idea possa nascere un progetto così bello e concreto è qualcosa di emozionante. Questi ragazzi hanno creduto in un sogno. Non bastano le risorse e il locale, occorre avere una marcia in più e a giudicare da come questi ragazzi, con le loro braccia, hanno rimesso in piedi la struttura, loro ce l’hanno”.

Soddisfatta anche Daniela Santroni, consigliere comunale di Sinistra Italiana a Pescara e tra le più convinte promotrici del progetto:

“Abbiamo ottenuto due grandi risultati, perché abbiamo aperto il primo centro pubblico di aggregazione giovanile e perché per la prima volta abbiamo favorito una fattiva collaborazione tra studenti universitari e medi”.

Dagli ambienti del centrodestra già arrivano le prime critiche e le prime accuse. Santroni mette in chiaro:

“Credo che ci sia ben poco da criticare, perché tra le associazioni che hanno risposto al nostro invito solo queste tre avevano il requisito richiesto, di essere composte in larga parte da giovani. Ai tempi della giunta Chiodi, invece, è stata finanziata con risorse ben più ingenti una struttura gestita da un’associazione privata chiaramente riconducibile ad Azione Universitaria, di cui nessuno ha sentito parlare e che a memoria non ha prodotto alcuna attività”.

Entusiasti i giovani protagonisti del progetto. La diciassettenne Paola Ricciardi ha spiega il significato del nome scelto:

“Il nome sPaz rappresenta un omaggio all’artista Andrea Pazienza, formatosi a Pescara e costretto a lasciare la città che non gli offriva i necessari spazi di espressione. In questo centro  noi spalanchiamo le porte a tutti i giovani e a tutti gli Andrea Pazienza che vivono in città, sperando che non debbano più emigrare”.

Un gruppo di 25 ragazzi, appartenenti alle tre associazioni che gestiranno Lo sPaz, ha seguito degli appositi corsi di formazione gestiti dal Comune. Lo studente universitario Andrea Pompa fa sapere:

“Ospiteremo workshop, mostre, attività culturali, sociali e aggregative. Siamo aperti a tutti i giovani a prescindere dalle idee politiche, gli unici punti fermi della nostra realtà saranno l’anti-fascismo e l’anti-razzismo”.

La struttura si compone di una sala studio, salone per gli eventi, bar con divani, sala conferenze, stanza dedicata all’espressività artistica, cucina e servizi. All’esterno sono presenti un cortile e un campetto per le attività all’aria aperta. Uno dei nodi critici, in circostanze simili, è spesso rappresentato dai rapporti con il vicinato. Ma come spiega Andre Pompa, non è questo il caso:

“Abbiamo parlato con i vicini che ci hanno accolto molto bene. Alcuni ci hanno proposto di darci una mano con i corsi, altri hanno apprezzato il fatto che abbiamo tagliato l’erba in giardino e abbiamo risistemato la struttura. Temevamo di non essere accolti a braccia aperte e invece siamo rimasti piacevolmente sorpresi”.

In occasione dell’inagurazione, il 12 e il 13 maggio, è previsto un ricco programma di eventi. Lo studente universitario Federico Stigliano annuncia:

“Proporremo una mostra fotografica, live painting, contest di Freestyle e di Break Dance. Inoltre ci saranno concerti e dj set, e un buffet che abbiamo affidato ad attività commerciali del quartiere”.

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