Abruzzo ad ostacoli

di Claudio Ferrante,
presidente associazione Carrozzine Determinate Abruzzo

E’ cambiato tutto, per non cambiare niente! E’ cambiata la politica regionale. E’ stato eletto il nuovo governatore Luciano D’Alfonso. Si è trasformata la società di trasporti regionale, con la nomina del nuovo presidente Luciano D’Amico. Ma lo scandalo della ‘Strada parco’ di Pescara e Montesilvano è ancora tutto lì!

Eppure il governatore della Regione Abruzzo ha potuto verificare con i suoi occhi la gravità, la pericolosità e l’inaccessibilità del tracciato. A maggio del 2014, in una manifestazione empatica indetta dalla nostra associazione, io cascai rovinosamente a terra proprio a causa delle barriere architettoniche, mentre il governatore spingeva la mia carrozzina.

D’Alfonso si commosse e si rese conto della gravità della situazione, promettendo immediatamente l’abolizione delle barriere architettoniche esistenti su tutto il tracciato e su tutte le vie di accesso alla strada parco. Sembrava tutto risolto. Sembrava che tutto dovesse cambiare. Ci furono due incontri in Regione, esattamente il 23 marzo ed il 7 agosto 2015, e furono prese importanti decisioni.

Poi a febbraio 2016 il mago, Luciano D’Amico, presidente della Tua, l’azienda unica del trasporto abruzzese,  fa apparire un progetto di variante che avrebbe reso tutto il tracciato accessibile, ci convoca, annunciando alle Carrozzine Determinate soluzioni miracolose, ma l’incontro non avviene ed è così che il progetto scompare, proprio come succede nel gioco delle tre carte.

In questi giorni verifichiamo che, invece di procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche, stanno lavorando sulle piante; anziché occuparsi dei gravi problemi del manto stradale e dei marciapiedi, stanno effettuando la sfrondatura dei rami.

Non solo non hanno abbattuto otto chilometri di barriere architettoniche costruite con accurata maestria, ma continuano a progettare ulteriori lotti della strada, nonostante sia chiarissimo che il tracciato era ed è inidoneo.

Vogliamo ricordare a tutti i cittadini che il problema riguarda la qualità della vita di tutti, non solo quella delle persone con disabilità. Un unico esempio: per la normativa della sicurezza, tutto il tracciato della strada parco verrà completamente transennato, in modo da evitare che i cittadini possano attraversare dove vogliono. In sostanza ci saranno attraversamenti regolamentati con semafori, ma solo lungo le strade principali. Questo significa che un cittadino che volesse recarsi sulla riviera o sulla statale, dovrà percorrere chilometri per arrivare al primo incrocio regolamentato! Le due città, Pescara e Montesilvano, ci hanno messo 30 anni per eliminare otto passaggi a livello, ora ne sorgeranno 21 con rischi seri per la sicurezza, perché saranno regolamentati solo da semafori.

Siamo molto delusi dal governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, non solo perché non ha mantenuto impegni e promesse, usando l’arte della demagogia, ma è andato anche oltre, offendendo la dignità di chi come me, ogni giorno, difende i diritti umani delle persone con disabilità.

Ha recitato da vero attore, nel momento in cui io stesso caddi sulla strada parco con la mia carrozzina, e lui al mio fianco, facendo finta di emozionarsi e rammaricarsi. Stia tranquillo il governatore Luciano D’Alfonso, non chiedo né pretendo scuse. Né mai le avrò. Chiedo soltanto che non ci sia ulteriore sperpero di denaro pubblico. Chiedo che tutti i cittadini – bambini, anziani, mamme con il passeggino, non vedenti, persone in carrozzina – possano usufruire, senza se e senza ma, del mezzo pubblico. E’ chiedere troppo? Forse sì, ma nessuno pensi che la battaglia sia finita qui!

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