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Abruzzo in fiamme, l’esperto traccia l’identikit del piromane: “Impulso più forte di lui”

Abruzzo in fiamme, l’esperto traccia l’identikit del piromane: “Impulso più forte di lui”

L’AQUILA, 22 agosto 2017 – L’estate 2017 sarà ricordata come una delle più drammatiche per il territorio abruzzese. Decine di incendi hanno divorato centinaia di ettari di boschi, devastando scenari straordinari e suggestivi, che rappresentano la vera ricchezza della regione. In alcuni casi alla base ci sono distrazioni e imprudenze dell’essere umano, in altri casi si tratta di fenomeni criminali dettati da interessi economici. Gli incendi a carattere doloso sono però anche il frutto di una vera e propria patologia psichiatrica, che chiama in causa i famigerati piromani: il presidente regionale dell’Ordine degli psicologi abruzzesi, Tancredi Di Iullo, ci aiuta a tracciarne l’identikit.

Di Iullo spiega che gli studi più attendibili, sotto il profilo psicologico, comportamentale, sociale e culturale, sono stati effettuati dall’Fbi negli Stati Uniti:

“Questi studi restituiscono l’identikit di un piromane che generalmente è di sesso maschile, ha un’età compresa tra i 30 e i 40 anni, vive in campagna, ha un basso livello intellettivo e un basso livello di scolarità, ha manifestato comportamenti anti-sociali ed è stato protagonista di episodi di ribellione nel corso della sua adolescenza. Naturalmente si tratta di studi condotti in un diverso contesto sociale e culturale, quello statunitense, ma la gran parte di questi tratti è adattabile anche al contesto europeo”.

L’esperto prova a rovesciare la prospettiva, per aiutarci a comprendere cosa accade nella mente del piromane:

“Noi comunemente pensiamo che sia il piromane a far nascere un incendio, mentre in realtà è l’incendio a creare il piromane, proprio per le emozioni che il fuoco suscita in determinati soggetti. I piromani entrano in una sorta di circolo vizioso: più vedono il fuoco, più provano piacere e più sono spinti a replicare le condizioni che danno vita alle fiamme. Non a caso molti episodi di cronaca dimostrano che i responsabili degli incendi sono spesso gli stessi soggetti che hanno un ruolo nelle operazioni di spegnimento. C’è dunque un autoalimentarsi del fenomeno e c’è un forte effetto emulativo. L’impulso a dare vita ad un incendio, in molti casi, non consente al piromane di controllare se stesso. In parole povere si tratta un impulso più forte della sua stessa natura. Naturalmente si tratta di un disturbo della personalità in piena regola: la piromania è un’autentica patologia psichiatrica e come tale andrebbe trattata”.

Lo psicologo rimarca come tra l’uomo e le fiamme esista un rapporto che ha origini remote e un legame particolarmente intimo:

“Il fuoco ha da sempre accompagnato lo sviluppo della crescita umana, sia sotto l’aspetto culturale, anche con riferimenti religiosi, che sul piano della mente e del cervello, solleticando passioni ed emozioni. Il fuoco, nel corso della storia, ha obbligato l’uomo a temerlo, a desiderarlo e anche a rispettarlo. Gli uomini hanno sempre fatto ricorso al fuoco, sia per ragioni evidentemente materiali, legate alla propria sopravvivenza, che per motivi psico-patologici. E’ proprio questo secondo caso che chiama in causa il fenomeno dei piromani, naturalmente prescindendo da quegli aspetti criminogeni e criminali alla base dei roghi dolosi appiccati per questioni d’interesse”.

Per evitare che una persona si trasformi in un piromane, occorrerebbe intervenire per tempo:

“Prevenire è difficile, occorrerebbe conoscere e studiare la persona, per comprendere come evolve la sua crescita. Una volta che il processo psico-patologico si è innescato, diventa estremamente difficile controllare gli impulsi e le azioni. Bisognerebbe dunque intervenire nelle prime fasi in cui la patologia si manifesta. Ci sono dei piccoli segnali che rivelano un potenziale disturbo, come ad esempio il continuo bisogno di giocare con gli accendini o con i fiammiferi”.

In tal senso Di Iullo prova a lanciare un appello:

“Chiunque provi un piacere intenso e una forte attrazione nei confronti del fuoco, si rivolga ad uno specialista, al fine di approfondirne le ragioni e in modo da evitare che possa innescarsi questo processo pericoloso per se stessi, per gli altri e per la natura”.

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