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Abruzzo maglia nera per le slot machine: Teramo al secondo posto in Italia per importo giocato

Abruzzo maglia nera per le slot machine: Teramo al secondo posto in Italia per importo giocato

TERAMO, 27 agosto – L’Abruzzo detiene la maglia nera nella classifica delle regioni italiane dove si pratica il gioco d’azzardo con le slot machine. In base all’importo pro capite investito, infatti, nelle prime 10 posizioni ci sono ben tre province abruzzesi: Teramo e Pescara sono addirittura al secondo e terzo posto, dietro Prato (prima con 3796 euro) con, rispettivamente, 2472 e 2429 euro, mentre al decimo c’è la provincia dell’Aquila con 2204. Quest’ultima, poi,  detiene anche un altro triste primato: quello del numero di slot machine per numero di abitanti.

A snocciolare i dati il Comune di Teramo, che proprio in questi giorni, su impulso dell’assessore al commercio Antonio Filipponi, sta inviando una comunicazione scritta a tutti i titolari di pubblici esercizi al cui interno sono installati apparecchi che distribuiscono premi in denaro, con l’obiettivo di informarli dell’entrata  in vigore delle nuove norme regionali sulla materia. Norme che inseriscono  vincoli  stringenti sulle distanze che tali strumenti devono avere rispetto ai cosiddetti “centri sensibili”: almeno 300 metri  da istituti scolastici di ogni ordine e grado;  strutture sanitarie ed ospedaliere;  centri di aggregazione giovanili, inclusi gli impianti sportivi;  caserme militari;  centri di aggregazione per anziani; luoghi di culto;  cimiteri.

Nella comunicazione, inoltre, il Comune rende noto come gli uffici abbiano effettuato una verifica sugli esercizi autorizzati ad esercitare l’attività e di altri esercizi dove sono installati gli apparecchi da gioco (New Slot e VLT), ricordando come in assenza dell’autorizzazione comunale e del mancato rispetto delle norme saranno applicate le relative sanzioni pecuniarie e sarà disposta la conseguente chiusura della sala giochi o la cessazione del funzionamento dei relativi apparecchi.

 “Anche in questo caso teniamo fede ad un impegno assunto nel programma elettorale. Siamo consapevoli della pericolosità di tale femomeno e riteniamo imprescindibile intervenire per arginarlo. Non siamo mossi da impulsi punitivi nei confronti di chi gestisce sale con tali apparecchi ma abbiamo l’obbligo morale e civico di tutelare chi diventa vittima del gioco d’azzardo -sottolineano il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore al commercio Antonio Filipponi – Riteniamo che la famiglia sia il fondamento della società e sappiamo che la ludopatia mina alla base i rapporti e la serenità familiare. I dati, poi, confermano che l’impatto sociale di tale fenomeno, è così rilevante da non poterci lasciare indifferenti, perché l’azione politica è innanzitutto la ricerca del benessere individuale e sociale”.

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