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Allevamenti come lager a L’Aquila e Teramo: disposto vincolo sanitario su 240 capi di bestiame

Allevamenti come lager a L’Aquila e Teramo: disposto vincolo sanitario su 240 capi di bestiame

L’AQUILA, 29 maggio – Disposto il vincolo sanitario, dalle autorità sanitarie, su circa 240 capi di bestiame, in seguito ai controlli effettuati dal Nas di Pescara presso cinque allevamenti in provincia dell’Aquila e uno in provincia di Teramo.

Nel corso dei controlli, sono emerse numerose irregolarità nella gestione delle aziende, a partire dalla non corretta identificazione del bestiame dato che i capi erano privi di marchi auricolari. In alcuni casi è stata riscontrata l’assenza del registro di stalla e del registro dei trattamenti, in altri allevamenti i militari hanno accertato che gli animali erano ricoverati in locali pervasi da ragnatele e mosche o in recinti costituiti da reti metalliche elettrosaldate, a punte vive, potenzialmente pericolose per l’incolumità degli animali e tali da non garantire il benessere dei capi di bestiame.

I militari, inoltre, hanno rinvenuto in una buca, all’interno di una delle aziende controllate, resti ossei e biologici di animali, a dimostrazione che lo smaltimento delle carcasse dei capi deceduti, in alcuni casi, avveniva mediante interramento nell’area aziendale.

Le competenti autorità sanitarie, conseguentemente, hanno disposto il vincolo sanitario degli ovini e caprini non identificati, con conseguente divieto di movimentazione in entrata e uscita, in attesa della loro compiuta identificazione anagrafica e di verifica della corrispondenza nella Banca Dati Nazionale, nonché la rimozione degli ostacoli e delle condizioni che possano causare lesione agli animali e l’esecuzione di attività straordinaria di demuscazione e deragnatura.

Nell’allevamento del teramano, inoltre, i Nas hanno accertato la presenza di 15 tonnellate di mangimi semplici (orzo e mais), destinati all’alimentazione degli animali per la produzione di carne biologica, depositati in locali privi dei requisiti igienico-sanitari. I mangimi, infatti, erano detenuti a contatto col suolo, esposti ad agenti inquinanti e infestanti, per l’assenza di reti antipassero e di idonee misure di protezione.

Anche in questo caso l’autorità sanitaria ha disposto il vincolo sanitario sui mangimi, del valore di circa 150 mila euro , prescrivendone la sistemazione in locali idonei nel rispetto delle condizioni di igiene e sicurezza sanitaria.

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