TERAMO, 3 agosto 2017 – C’è anche un musicista di Martiniscuro tra gli otto anarchici fermati nell’ambito dell’operazione condotta dall’Antiterrorismo e dalla Digos di Firenze in diverse città italiane. Cinque dei fermati sono sospettati di avere compiuto l’attentato del primo gennaio scorso, che proprio a Firenze costò il ferimento dell’artificiere della polizia Mario Vece, mentre altri tre anarchici sono stati fermati in relazione all’attentato del 21 aprile scorso, quando venne lanciata una molotov contro una caserma dei carabinieri a Rovezzano.

L’abruzzese Pierloreto Fallanca, 30 anni, coltiva da tempo rapporti con l’area anarchica salentina ed è stato fermato proprio a Roca, nel Leccese, dove si trova in vacanza. Alle spalle ha già una lunga serie di precedenti, sempre per fatti legati alla sua attività politica. In particolare è stato protagonista nella battaglia per le occupazioni delle case a Milano e nel 2013, proprio nella città meneghina, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, in seguito agli scontri che si sono verificati dopo l’occupazione di una libreria.

Fallanca è accusato di tentato omicidio, insieme ad altre quattro persone, per l’attentato dello scorso capodanno a Firenze, che aveva come bersaglio la libreria e centro culturale “Il Bargello”, caratterizzato da posizioni di estrema destra. Un ordigno venne posizionato alla base della serranda del negozio. L’artificiere Mario Vece provò a disinnescare quella che poi si rivelò essere una bomba artigianale dotata di timer e fili elettrici, inserita in un pacco di grosse dimensioni, ma l’ordigno esplose tra le mani del poliziotto, che perse un occhio e una mano.

L’operazione di polizia ha visto la mobilitazione di circa 200 uomini. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, si è congratulato con il Capo della Polizia, Franco Gabrielli:

“L’operazione di oggi assume un significato particolare perché coincide con il rientro in servizio del sovrintendente Mario Vece”.