Teramo
Stai leggendo
Area Marina del Cerrano, il Tar Abruzzo respinge il ricorso dei vongolari sul regolamento

Area Marina del Cerrano, il Tar Abruzzo respinge il ricorso dei vongolari sul regolamento

SILVI, 18 settembre – Sul regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’Area Marina Protetta del Cerrano il Tar dà ragione al Parco. Venerdì scorso, infatti, il Tribunale amministrativo regionale ha respinto l’ennesimo ricorso, in sede cautelare, del CoGeVo Abruzzo, che nei mesi scorsi si era scagliato contro il decreto istitutivo dell’are marina protetta, lamentando regole troppo stringenti che avrebbero messo a rischio un’intera economia. Un rigetto, quello del Tar, accolto con soddisfazione dai responsabili dell’Amp, che sottolineano come sia la quarta volta che il Tribunale amministrativo regionale respinge questo topo di ricorsi.

“Il Tar continua a pronunciarsi sempre nella stessa maniera, rilevando il piccolo tratto di costa posto sotto protezione e anteponendo gli interessi collettivi della conservazione a quelli propri economici di pochi – commentano i vertici dell’Amp in una nota –  In questi anni abbiamo tentato più volte di trovare dei percorsi condivisi con il Co.Ge.Vo. ma da parte di quest’ultimo c’è stato il rifiuto continuo di una qualunque collaborazione. C’è da sottolineare, inoltre, che il continuo ricorso agli avvocati ha costretto l’Amp ad investire risorse finanziarie per resistere e che, invece, potevano essere destinate ad altri obiettivi. Una battaglia che ha tenuto occupate risorse umane che avrebbero potuto costruire molto per il nostro territorio”.

Ora, per il Parco,  la speranza è che di fronte a questo ennesimo stop si possa definitivamente chiudere qualunque contenzioso e avviare un percorso di collaborazione che riporti la Regione a svolgere un ruolo di coordinamento. Regione che, continuano i vertici dell’area marina, ultimamente avrebbe stanziato centinaia di migliaia di euro per i vongolari, “dati senza nessuna logica di crescita apparente o che si possono tramutare in un investimento produttivo per il futuro”.

L’Amp sottolinea in particolare come da anni lei stessa chieda che i fondi destinati a tale settore siano rivolti alla rottamazione delle imbarcazioni più vecchie, inquinanti e non redditizie, per ridurre la pressione di pesca della flotta delle vongolare e alla riconversione delle barche verso altri usi legati alla pesca-turismo e/o alla ricerca scientifica.

“L’Area Marina Protetta è una risorsa del territorio che va salvaguardata a tutti i livelli – spiega il Presidente Leone Cantarini – e la Regione ha un ruolo fondamentale per far in modo che le risorse e l’impegno di tutti sia canalizzato nelle giuste direzioni. La materia della pesca è prettamente di competenza regionale. Una corretta gestione dei tanti fondi disponibili e una attenta pianificazione del settore può certamente portare a risultati ben migliori di quelli fin’ora ottenuti nei tribunali”.

amp_gis

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%