AVEZZANO, 15 febbraio – Due persone sono rimaste ferite nel crollo di un’abitazione nella zona Sud di Avezzano, provocata da un’esplosione le cui cause sono in fase di accertamento. Un 53enne era nell’abitazione: estratto vivo dalle macerie, è in condizioni giudicate gravi. L’altra persona coinvolta è un vicino di casa. Sono entrambi all’ospedale di Avezzano. Soccorsa anche un’anziana che ha accusato un malore.

Nell’area si avverte un forte odore di gas e la zona è stata evacuata e messa in sicurezza. Sul posto ci sono Vigili del Fuoco, 118 e Carabinieri.

AGGIORNAMENTO – Sono tre le persone rimaste ferite nell’esplosione e nel crollo. Sono state trasportate all’ospedale di Avezzano. All’origine dell’episodio, avvenuto in un’abitazione del quartiere San Nicola, c’è stata una fuga di gas metano.

L’unica persona ricoverata, fa sapere la Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, è un uomo di 53 anni le cui condizioni non destano particolari preoccupazioni, come emerso dagli accertamenti cui è stato sottoposto. La sorella dell’uomo non ha riportato ferite gravi ed è sotto osservazione in pronto soccorso; dovrebbe essere dimessa. La terza persona, assistita questa mattina in ospedale, è un vicino di casa dei due, anch’egli in osservazione al pronto soccorso: la Asl annuncia che sarà dimesso.

Dopo la deflagrazione a soccorrere i feriti sono intervenute le ambulanze del 118 di Avezzano e di Tagliacozzo, della Croce Verde di Civitella Roveto e della Croce rossa di Avezzano, oltre ai mezzi dei vigili del fuoco.

“L’ospedale di Avezzano, dopo l’esplosione, aveva fatto scattare immediatamente il piano di emergenza, predisposto dall’Unità di crisi del nosocomio, presieduta dal direttore sanitario, Lora Cipollone. All’arrivo dei feriti era pronto il Piano emergenza per il massiccio afflusso di feriti (Pemaf) con due medici richiamati in servizio, tre infermieri in più, l’ortopedico in pronto soccorso e un ambulatorio oculistico ad hoc (nelle previsioni che la deflagrazione avesse danneggiato gli occhi delle persone coinvolte). Misure di cui non c’è stato bisogno – conclude la Asl – ma che sono state attuate velocemente e con efficienza”.