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Bancarotta Merker, tre condanne ad oltre 11 anni di reclusione

Bancarotta Merker, tre condanne ad oltre 11 anni di reclusione

PESCARA, 4 marzo – Si chiude con tre condanne a carico di tre imputati, per un totale di oltre 11 anni di reclusione, il processo sulla bancarotta fraudolenta della Merker di Tocco Casauria e di alcune sue controllate.

La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio, dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani.

A 4 anni e 6 mesi di reclusione è stato condannato Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker ed ex figura di vertice di altre società controllate dalla capofila. Condannato a 3 anni e 6 mesi, invece, Marcello De Niederhausern, ex amministratore unico di Fisher e Merker Rent. Stesso ruolo ricoperto nel tempo anche da Alfred Zahlaus, condannato a 3 anni e 3 mesi.

Assolti, invece, Guido Leone, ex presidente del collegio sindacale della Fisher, e Maria Cristina Dragani, all’epoca dei fatti procuratrice speciale della Merker, per i quali il pm Mariangela Di Stefano aveva chiesto condanne rispettivamente a 3 anni e 2 anni di reclusione.

Marino Alessandrini, condannato per bancarotta fraudolenta, è stato invece assolto “perchè il fatto non sussiste” dall’accusa di riciclaggio. Assolti anche Luigi Giusti, Giovanni Bartoli e Leonardo Abbatangelo in riferimento ad altri capi d’imputazione. Dichiarati prescritti, infine, alcuni altri illeciti che chiamavano in causa a vario titolo gli imputati.

I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. L’intervento della prescrizione aveva fatto cadere altri reati e ridotto drasticamente la platea degli imputati. In piedi erano rimaste soltanto le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

Secondo l’accusa gli imputati avrebbero distratto beni e somme di danaro direttamente, o tramite operazioni infragruppo, ovvero attraverso la cessione di quote e finanziamenti senza corrispettivi, fino a provocare la bancarotta delle società capofila e delle sue controllate, per una cifra superiore ai 250 milioni di euro.

 

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