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Carichieti, alla Commissione banche il Pm conferma: “Indagati i commissari Bankitalia”

Carichieti, alla Commissione banche il Pm conferma: “Indagati i commissari Bankitalia”

CHIETI, 1 dicembre – E’ tutto ancora da accertare, per questo dopo tre minuti di audizione davanti alla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche il procuratore capo della Repubblica di Chieti Francesco Testa e il sostituto Giuseppe Falasca hanno chiesto che il contenuto delle loro dichiarazioni venisse secretato.

Un dato certo, al momento, c’è: gli ex Commissari straordinari nominati dalla Banca d’Italia, Salvatore Immordino e Francesco Bochicchio, sono indagati nell’ambito del fascicolo aperto dalla Procura:

“L’ipotesi di lavoro è l’eccessiva svalutazione dei crediti  – ha spiegato Testa – avvenuta poco prima della risoluzione del novembre 2015. Ma il profilo di dolo è tutto da accertare”.

Prima della secretazione dei lavori, Testa ha ricordato che le indagini preliminari sono state avviate il primo aprile 2016.

Lo stesso Pm ha rilevato che da parte di Bankitalia c’è stata un’attività ispettiva pressante:

“La Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti – ha detto – era sotto osservazione perché aveva problemi di trasparenza. La Banca d’Italia li aveva segnalati attraverso un’attività pressante. Quattro ispezioni in altrettanti anni sono un numero importante. Dal nostro punto di vista – ha aggiunto – sicuramente c’era un occhio attento della vigilanza”.

Nel merito dell’inchiesta testa ha aggiunto:

“Non dimentichiamo che parliamo di una banca risolta dopo alcuni anni di commissariamento straordinario, una banca che sicuramente era già critica. Se la svalutazione dei crediti operata poco prima della risoluzione abbia dato la mazzata finale o sia stata un fattore autonomo lo dobbiamo ancora verificare”.

Franco Vazio parlamentare del Pd e membro della Commissione d’inchiesta sulle banche è, al riguardo, durissimo:

“Le audizioni ci riservano continue sorprese e clamorose verità. Siamo passati dalla fase della ipotizzata carente vigilanza e dal mancato coordinamento di Banca d’Italia e di Consob, alla fase di contraddittoria vigilanza, e oggi addirittura al tempo in cui i Commissari nominati da Banca d’Italia sono messi sotto indagine dalla Procura per svalutazione dolosa dei crediti e quindi per bancarotta per dissipazione. Insomma si ipotizza che tali Commissari della Carichieti, anziché governare le difficoltà della Banca posta in Amministrazione Controllata, abbiano agevolato il suo dissesto”.

Insomma, sono molti gli aspetti che vanno valutati:

“Non si esclude – aggiunge Vazio – le responsabilità di chi amministrava la Banca in precedenza. Però restano i fatti e cioè la svalutazione dei crediti e il dissesto della Banca. Sono fatti che lasciano di stucco. L’ho detto ieri e lo ribadisco con maggior forza oggi: siamo dalla parte dei risparmiatori e per tale ragione andremo fino in fondo”.

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