Che cos’è l’IMC e perché è importante per la nostra salute
PESCARA, 11 febbraio – IMC è un acronimo che indica l’indice di massa corporea, noto anche come BMI (body mass index). Si tratta di un valore molto importante, in quanto fa riferimento al rapporto fra peso e altezza, e ci aiuta a stabilire se siamo entro i limiti o se il grasso corporeo è in eccesso. Naturalmente, pur esistendo una tabella che fa riferimento alle varie fasce suddivise per età, è sempre importante valutare il proprio IMC in base alla situazione specifica, per ottenere dei riscontri di valore scientifico e dunque affidabili. Ad ogni modo, in base ai risultati ottenuti dallo studio dell’indice di massa corporea, i risultati ottenibili possono essere sostanzialmente tre: sotto peso, normopeso o sovrappeso. Se i valori sono eccessivamente bassi o troppo alti, è importantissimo rivolgersi al proprio medico di fiducia, per analizzare la situazione.
Come si calcola l’indice di massa corporea
Come anticipato poco sopra, esiste una tabella che ci aiuta a valutare il nostro indice di massa corporea, così da capire se ci sono degli eventuali problemi. La tabella viene suddivisa in fasce d’età e quindi il valore va sempre analizzato in base a questo fattore. Per fare un esempio concreto, gli individui appartenenti ad una fascia fra i 18 e i 24 anni sono normopeso se il BMI oscilla fra 19 e 24, sottopeso se scende al di sotto o sovrappeso se lo supera. In realtà, pur essendo 3 i risultati chiave ottenibili dall’analisi, esistono comunque dei gradini intermedi. Superata la quota del peso normale, infatti, si può essere in sovrappeso, soffrire di adiposità o adiposità grave. Ad ogni modo, ci sono dei siti come ad esempio Nivea che ha una pagina che calcola l’IMC, e che consente – inserendo i propri parametri – di ottenere una risposta molto affidabile e precisa.
Quali sono i rischi di un IMC troppo alto
Un indice di massa corporea troppo alto può avere serie conseguenze sulla salute, in quanto impatta sullo stato di forma e sulla funzionalità del nostro organismo. Lo stesso discorso vale ovviamente a parti invertite, ovvero quando si ha un BMI al di sotto della norma. Per quanto concerne l’obesità, questa può portare a conseguenze gravi a livello cardiaco, innalzando anche la pressione e causando il diabete o l’ipercolesterolemia. Fra le altre complicanze legate all’obesità si trovano ad esempio i calcoli alla colecisti, l’artrite alle ossa, l’insonnia e la comparsa di stati psicosomatici come lo stress, l’ansia e la depressione. Essere sottopeso può invece causare problemi come l’anemia, l’osteoporosi e altre complicanze più o meno pesanti per la nostra salute.
A tal proposito è importante ricordare che le tabelle sono utili, ma non possono dare una risposta precisa al 100%, perché questa dipende sempre dalla nostra personale condizione. Per fare un esempio, gli atleti hanno una scala di valori differente. In ogni caso, è sempre importante chiedere un consulto al proprio medico di fiducia.