CHIETI, 17 dicembre  – Dovrebbe arrivare entro questa settima la pronuncia del Tribunale di Chieti sulla richiesta di dichiarazione di morte presunta presentata dai familiari di Donatella Grosso, la trentenne scomparsa da Francavilla al Mare nella notte fra il 26 e il 27 luglio 1996 e mai ritrovata.

Oggi, davanti al giudice Francesco Turco, si è infatti svolta tenuta l’udienza conclusiva del procedimento, avviato quasi quattro anni fa e che ha visto l’opposizione alla dichiarazione di morte presunta da parte di un investigatore privato di Pescara al quale si era rivolta la famiglia Grosso per far luce sulla scomparsa della ragazza.

Nel corso dell’udienza odierna, alla quale ha preso parte Maria Catena Melita, madre della giovane, i legali della famiglia hanno chiesto al giudice che la causa venga sottoposta al collegio per la decisione.

Intanto lo scorso 13 dicembre il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis si è riservato la decisione sull’opposizione alla richiesta di archiviazione, presentata dalla madre della Grosso, del procedimento a carico dell’investigatore privato: la signora aveva denunciato quest’ultimo per frode processuale e per procurato allarme dopo che questi si è opposto alla dichiarazione di morte presunta, sostenendo che la figlia fosse in vita e che i Grosso avessero nascosto artatamente le prove in vita della figlia