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Città Sant’Angelo, giovane morta dopo soccorsi: 3 indagati, eseguita autopsia

Città Sant’Angelo, giovane morta dopo soccorsi: 3 indagati, eseguita autopsia

CITTA’ SANT’ANGELO, 6 settembre – E’ una enterite emorragica, connessa a problematiche preesistenti, la causa del decesso di Monica Ivanova, la 30enne originaria dell’Estonia morta domenica sera nella sua abitazione di Città Sant’Angelo, un’ora dopo l’intervento dei soccorsi, secondo cui i parametri erano nella norma. Lo dicono le prime informazioni emerse dall’autopsia eseguita dal medico legale Cristian D’Ovidio. Sulla vicenda la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Tre gli indagati, tra cui un medico.

L’autopsia, eseguita all’obitorio dell’ospedale di Chieti, è andata avanti per circa cinque ore e mezza. Sono stati effettuati dei prelievi, per i successivi esami istologici e tossicologici, i cui risultati potranno dare un quadro più completo, consentendo di rispondere ai quesiti su eventuali responsabilità degli indagati.

All’esame hanno partecipato anche due periti di parte, uno della famiglia della 30enne e l’altro degli indagati. L’autopsia è stata disposta dal pm Rosangela Di Stefano per chiarire le cause del decesso ed accertare la dinamica dei fatti.

La giovane aveva accusato un malore mentre era in casa con la madre. Una volta allertati i soccorsi, sul posto era arrivato il personale sanitario che ha visitato la donna e che avrebbe rilevato dei parametri regolari, nonostante il malessere. Dopo un’ora la madre della ragazza ha nuovamente allertato i soccorritori, ma al loro arrivo per la 30enne non c’è stato nulla da fare. Del caso si sono occupati i Carabinieri della compagnia di Montesilvano.

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