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Coronavirus, a Teramo riaprono parchi pubblici e mercato alimentare

Coronavirus, a Teramo riaprono parchi pubblici e mercato alimentare

TERAMO, 3 maggio – Con l’avvio, a partire da domani, della cosiddetta fase 2 dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus e alla luce del nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ha emesso un’apposita ordinanza volta a regolamentare tutta una serie di riaperture sul territorio comunale, dai parchi al mercato alimentare.

Per quanto riguarda i parchi l’ordinanza prevede la riapertura della villa comunale, del parco fluviale del Tordino e del Vezzola e dei giardini pubblici comunali .  L’accesso non sarà contingentato, ma dovrà avvenire indossando la mascherina e sempre con il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale fra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare. I bambini dovranno essere sempre accompagnati da un adulto (familiare o babysitter) e all’interno dei parchi saranno consentiti passeggio e attività motorie  nel rispetto della distanza interpersonale di un metro e attività sportive individuali nel rispetto della distanza interpersonale di due metri. “Restano vietate tutte le attività sportive e ludiche che prevedono contatti e non rispettino le distanze di sicurezza intra-personale – precisa il Comune in una nota – non sono ammessi assembramenti e comunque è richiesto il rispetto della distanza di sicurezza, fatta salva l’appartenenza allo stesso nucleo familiare o convivente”. Allo stesso modo non saranno consentite altre attività o manifestazioni ad iniziativa di gruppi di persone o di associazioni e rimarranno chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bimbi e gli impianti sportivi presenti all’interno dei parchi. Potranno invece essere utilizzate, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali, le aree dedicate ai cani.

Insieme ai parchi riapriranno anche i mercati settimanali, anche se limitatamente alla vendita di generi alimentari e con tutta una serie di prescrizioni. L’ordinanza prevede infatti che per ogni banco non potranno essere presenti più di due addetti alla vendita e due clienti, che dovranno indossare guanti e mascherine, e i clienti non potranno toccare i prodotti, che saranno preparati e consegnati direttamente dagli addetti alla vendita. Tra le altre prescrizioni anche il rispetto della distanza di un metro e cinquanta tra le persone in fila ai banchi e il divieto di consumo sul posto degli alimenti.

In questa fase resteranno ancora chiusi gli impianti sportivi, con alcune eccezioni. L’ordinanza prevede infatti l’accesso alle strutture  per l’attività di ispezione e verifica dello stato degli impianti, manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizia delle aree verdi a fini igienici e, unitamente all’utilizzo, per i seguenti allenamenti e alle seguenti condizioni: discipline sportive individuali; atleti, professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento; impianto a porte chiuse; rispetto delle linee-guida che saranno emanate a cura dell’Ufficio per lo sport della presidenza del Consiglio dei ministri; dietro espressa richiesta e limitatamente a giornate e orari predefiniti, da autorizzarsi tramite il centro operativo comunale e previa presentazione di idonea attestazione o autocertificazione vidimata dal funzionario di turno dello stesso.
L’accesso a palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali sarà subordinata alle medesime condizioni.

Per quanto riguarda invece i cimiteri è prevista la riapertura sia di quello di Cartecchio che di quelli frazionali, con “modulazione ed opportuna vigilanza dei flussi di ingresso” e con l’obbligo da parte dei visitatori del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale (fatta salva l’appartenenza allo stesso nucleo familiare o convivente), dell’utilizzo della mascherina e dell’adozione di tempi ridotti di permanenza all’interno delle strutture. Gli ingressi in ogni caso saranno contingentati e non dovranno avvenire in concomitanza con l’arrivo di  avendo di trasporti funebri. L’ordinanza prevede infine, per quanto riguarda i luoghi di culto, che l’apertura sia condizionata  all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
In questa fase restano comunque sospese le cerimonie civili e religiose mentre saranno consentiti i funerali “con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale”

“Si apre la fase della responsabilità – commenta il sindaco Gianguido D’Alberto –  abbiamo adottato le misure tenendo costantemente fede alle prescrizioni e indicazioni fornite dal decreto del presidente del Consiglio, che pure presenta alcuni aspetti lacunosi, ma avendo sempre come finalità primaria quella di salvaguardare la salute pubblica. E’ questo l’indirizzo che muove le azioni da mettere in campo. Dobbiamo guardare alla ripresa partendo dalla capacità fin qui dimostrata di attenuare l’incidenza dell’epidemia e appunto per questo difendendo i sacrifici fin qui sopportati. Dobbiamo tutti insieme, istituzioni e cittadini, richiamarci ad un ulteriore e forse ancora più attento atteggiamento di responsabilità e di collaborazione, appellandoci al rispetto delle prescrizioni che ancora richiede la necessità di adeguarsi a comportamenti che siano in linea con la priorità di salvaguardare innanzitutto la salute. Bisogna ripartire, certo, in ogni senso. Il Comune di Teramo ha già adottato misure, anticipando tutti, sulla sospensione e il differimento di tasse e imposte, sia per le famiglie che per le attività produttive; la seconda fase dovrà prevedere azioni, da parte del Governo, che consolidino tali scelte, con stanziamenti mirati ed efficaci che sostengano tutto ciò e diano un indirizzo consolidato alla ripresa”.

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