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Covid, in Abruzzo si diffonde la variante Delta: focolai nel Teramano e a Lanciano

Covid, in Abruzzo si diffonde la variante Delta: focolai nel Teramano e a Lanciano

TERAMO, 1 giugno – I sedici casi di variante Delta confermati ieri dai risultati dei sequenziamenti effettuati dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo riguardano quattro focolai che si sono sviluppati in diversi punti della provincia di Teramo e un  cluster familiare tracciato e isolato a Lanciano.

Per quanto riguarda il Teramano a oggi i casi totali accerati di variante Delta sono dunque 13.

“Siamo in attesa di altri sequenziamenti, ormai possiamo dire che la variante Delta  circola in provincia – afferma il manager della Asl Maurizio Di Giosia – insistiamo nel consigliare prudenza nei comportamenti, considerato che il contagio dal soggetto positivo alla variante Delta avviene con contatti anche brevi. Torno poi a raccomandare di vaccinarsi, concludendo il ciclo con la seconda dose. Un invito rivolto ai giovani, visto che buona parte dei contagiati con la variante indiana sono tali, ma anche agli adulti, dato che gli stessi giovani portano facilmente il virus in famiglia”.

“L’Ucat di Teramo –  aggiunge Giandomenico Pinto, direttore dell’Ucat . già da tempo e tempestivamente ha effettuato circa 1.500 tamponi nell’ambito di questi cluster, tracciando tutti i soggetti risultati positivi con i relativi contatti, isolandoli a domicilio. E tutti i positivi vengono sottoposti a sequenziamento per la ricerca delle varianti”.

Per quanto riguarda invece il cluster di Lanciano sono risultate  positive al tampone 11 persone legate tra loro da vincoli di parentela o  rapporti stretti ma solo per 6 di loro è stato possibile procedere al sequenziamento del campione, che ha accertato il contagio da variante Delta, comune, con molta probabilità, anche agli altri componenti dei tre nuclei familiari.

I casi sono stati scoperti al rientro da un viaggio di due sorelle in un paese non in  area Schengen, sottoposte a tampone e quarantena obbligatori una volta tornate in Italia. Accertata la positività, il Dipartimento prevenzione della Asl, guidato da Giuseppe Torzi, ha fatto scattare immediatamente l’indagine epidemiologica con l’isolamento dei contatti stretti, anch’essi sottoposti a tampone.

Le persone contagiate si trovano tutte nel proprio domicilio e sono in buona salute. Solo uno di loro era vaccinato, mentre gli altri avevano fatto qualcuno una dose da qualche giorno e altri nessuna. E’ risultata negativa, invece, un’anziana che aveva concluso il ciclo vaccinale con le due dosi.

“L’episodio di Lanciano ci ricorda ancora una volta quanto sia importante vaccinarsi – sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael – per proteggere se stessi, la rete familiare e la comunità. La mancata immunizzazione di una parte numerosa di popolazione consente al virus di mutare e replicarsi, prolungando nel tempo l’emergenza sanitaria con tutti i danni che comporta. Vaccinarsi, dunque, è un atto di responsabilità individuale e sociale, perché la persistenza della pandemia e l’aumento del contagio in un territorio può di nuovo far scattare le restrizioni da zona rossa, che sarebbero una sciagura per le attività economiche già duramente messe alla prova. E’ più che mai importante, dunque, vaccinarsi, e oggi è davvero facile, con i 500 posti liberi offerti ogni giorno sulla piattaforma Poste. A Lanciano, in particolare, al Pala Masciangelo, ora anche climatizzato grazie al Comune, la disponibilità è davvero ampia e prenotarsi è semplice. Basta solo volerlo”.

 

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