ALBA ADRIATICA, 29 aprile – Il giorno in cui Hysemy Perparim, 25 anni, albanese, freddò con tre colpi di pistola il connazionale 30enne Leven Ferra davanti ad un bar di Alba Adriatica, lo stesso Perparim venne ferito con alcune coltellate. Coltellate che secondo il 25enne gli erano state inflitte da due amici di Ferra, Hyseni Arsi e Neimi Gezim, che dopo la denuncia della presunta vittima erano stati iscritti nel registro degli indagati con  l’accusa di tentato omicidio.   Un’accusa quella a carico dei due giovani, entrambi difesi dall’avvocato Maurizio Cacaci, per la quale ieri mattina il gip Giovanni De Rensis ha disposto l’archiviazione.

Archiviazione chiesta dallo stesso pm titolare del fascicolo, il pm Davide Rosati, con i legali di Perparim che avevano presentato opposizione all’archiviazione. Ieri la decisione del gip, al termine della camera di consiglio.

I due erano stati indagati per tentato omicidio nell’ambito delle indagini sul delitto avvenuto in pieno centro ad Alba, il 20 ottobre del 2012.

Quel giorno Hysemy Perparim, 25 anni, freddò con tre colpi di pistola il connazionale albanese di 30 anni Leven Ferra. Un omicidio maturato, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, nell’ambito di un regolamento di conti tra clan albanesi abruzzesi e marchigiani  e arrivato come vendetta di un pestaggio subito appena il giorno prima dall’omicida.

Nel corso dell’agguato a Ferra lo stesso Perparim rimase ferito, accoltellato secondo quanto ha sempre dichiarato dagli amici della vittima. Nel corso delle indagini Perparim aveva indicato come i suoi accoltellatori proprio Hyseni Arsi e Neimi Gezim che erano stati così accusati di tentato omicidio.

Accusa per la quale ieri mattina, a distanza di quasi 5 anni, è arrivata l’archiviazione.