Fanghi da Ortona al Cerrano: la Regione pronta a valutare soluzioni alternative
L’AQUILA, 14 febbraio – La Regione Abruzzo sarebbe pronta a valutare soluzioni alternative rispetto al deposito dei sedimenti derivanti dal dragaggio del porto di Ortona. E’ quanto sarebbe emerso questa mattina in un incontro a l’Aquila che ha visto attorno ad un tavolo tecnici e politici riuniti insieme per discutere la questione non solo dal punto di vista scientifico ma anche dal punto di vista dell’opportunità.
A confermarlo, in una nota, il sindaco di Pineto Robert Verrocchio che sottolinea come, in ogni caso, i Comuni interessati manterranno alta l’attenzione, restando fermi sulle proprie posizioni.
“Ringrazio il vice presidente regionale e assessore al turismo Giovanni Lolli che, insieme al consigliere regionale Luciano Monticelli, ha recepito le istanze e le preoccupazioni dei sindaci di Pineto, Silvi, Città S. Angelo e Montesilvano e soprattutto dell’Area Maria Protetta – scrive il primo cittadino di Pineto – che da subito hanno manifestato grosse preoccupazioni sulla questione legata al deposito dei sedimenti del dragaggio di Ortona nelle vicinanze del Parco Marino del Cerrano,”
Nel corso della riunione Lolli avrebbe infatti sottolineato che se da una parte c’è l’esigenza di avviare al più presto i lavori sul porto di Ortona, infrastruttura strategica per l’Abruzzo, dall’altra c’è sicuramente la volontà assoluta di preservare la biodiversità e soprattutto l’immagine del sistema marino a confine con l’Area Marina Protetta e sito d’Interesse Comunitario, asse strategico dell’offerta turistica per la regione Abruzzo.
“Secondo un principio di precauzione, per Lolli esiste la volontà di prendere in considerazione possibili soluzioni alternative – conclude Verrocchio – La posizione dei sindaci, insieme all’Amp sarà di fiducia rispetto a questa volontà espressa, ma ovviamente resta la ferma posizione di procedere per le vie legali laddove dovessero non essere perseguite”.