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Forum H2O: “Con i cambiamenti climatici città sott’acqua anche in Abruzzo” /FOTO-VIDEO

Forum H2O: “Con i cambiamenti climatici città sott’acqua anche in Abruzzo” /FOTO-VIDEO

PESCARA, 4 novembre – Riguardano anche l’Abruzzo gli scenari che Climate center, un’associazione americana  che studia i  cambiamenti climatici,  ha ricostruito attraverso uno strumento che, di fatto è a disposizione di tutti i cittadini. E che dimostra che con il riscaldamento e l’innalzamento del livello del mare anche le nostre città costiere potrebbero finire sott’acqua.

Gli elementi di base sono diffusi, ancora una volta dal Forum H20 che richiama tutti a un cambiamento di stile: “Fermare l’inquinamento, stop ad estrazione e al consumo di idrocarburi”.

 

Ecco i possibili scenari sulla costa abruzzese, con un innalzamento del livello del mare di 10 metri

Lo strumento messo a disposizione da Climate Central (http://sealevel.climatecentral.org/) consente finalmente di comparare e di visualizzare per il grande pubblico le conseguenze di diversi scenari emissivi o di aumento della temperatura sul livello medio marino e sulle coste.

“L’innalzamento del livello medio marino è già in atto – spiegano dal Forum – ed è un fenomeno che ha una certa inerzia. In ogni caso i processi sono stati già innescati e le mappe fanno comprendere immediatamente come gli obiettivi di riduzione delle emissioni devono essere assolutamente più ambiziosi per evitare la catastrofe climatica. Con i 2 gradi di aumento “concordati”, come è possibile osservare facilmente nelle mappe, la costa abruzzese diverrebbe invivibile per larghe aree”.

Climate Central evidenzia di non conoscere la velocità della trasformazione, cioè il tempo che intercorrerà tra l’aumento della temperatura e il verificarsi dello scenario perchè questo aspetto è ancora oggetto di studi.

“Ricordiamo però che diversi modelli ci dicono che già entro la fine del secolo ci sarà un innalzamento del mare di diverse decine di centimetri. – si legge nel documento del Forum – Se pensiamo che alcune opere pubbliche (strade ecc.) vengono progettate con una vita di 50-100 anni possiamo capire che l’impatto è concreto già da ora. Sull’erosione costiera, ad esempio, bastano pochi centimetri per avere effetti pesantissimi sull’economia. Lo stesso vale per i sistemi fognari delle aree costiere che potrebbero divenire inservibili”.

E i danni dell’erosione la nostra costa li vive, purtroppo, ormai da molti anni. La conclusione del Forum H2O è estremamente pratica, questo studio è:

“L’ennesima conferma che le nostre lotte contro la deriva petrolifera sono fondamentali per evitare un disastro irreparabile. Bisogna fermare progetti insensati come quello di Bomba e le altre attività di ricerca di idrocarburi in Adriatico e diminuire drasticamente da subito il consumo di combustibili fossili con politiche adeguate”.

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