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La denuncia di ‘Pescara Mi Piace’: “L’istituto Volta cade a pezzi, ecco le prove” / FOTO GALLERY

La denuncia di ‘Pescara Mi Piace’: “L’istituto Volta cade a pezzi, ecco le prove” / FOTO GALLERY

PESCARA, 7 settembre 2017 – A poche ore dalla riapertura delle scuole, “l’Istituto Tecnico Statale Alessandro Volta di Pescara versa in una situazione di degrado e in stato di completo abbandono”. A denunciarlo, attraverso un’accurata documentazione fotografica, è Armando Foschi, esponente del centrodestra cittadino e dell’associazione ‘Pescara – Mi Piace’, che dopo aver raccolto le segnalazioni di alcuni genitori allarmati, ha effettuato un blitz all’interno dell’istituto.

Foschi descrive così la situazione all’interno dell’istituto:

“Intonaci dei soffitti impregnati d’acqua a causa delle infiltrazioni lungo i corridoi, nelle aule e persino nella palestra, nella biblioteca scolastica e nell’aula musicale. Controsoffitti che hanno ceduto, crollando a terra e lasciando scoperte le travi soprastanti. Calcinacci che si sono già staccati, imponendo la transennatura di alcuni ingressi, per scongiurare pericoli per gli studenti. Grosse crepe che attraversano le mura dell’edificio da capo a piedi. L’impianto antincendio fuori uso per l’assenza degli allacci elettrici e delle vasche di carico dell’acqua. Sono queste le condizioni in cui domani riaprirà le proprie porte agli studenti l’Istituto Tecnico Statale Volta. A provare la situazione di degrado sono le fotografie che siamo riusciti a scattare all’interno e all’esterno della struttura”.

Il rappresentante di ‘Pescara – Mi Piace’ punta il dito contro la Provincia:

“Ci chiediamo oggi come sia possibile che una struttura scolastica di tale rilievo possa versare in tali condizioni di abbandono, nonostante la Provincia abbia anche investito 850 mila euro per i lavori di manutenzione straordinaria. E al Presidente Di Marco chiediamo, con le centinaia di genitori preoccupati, perché nei mesi estivi non sono stati eseguiti gli interventi necessari per rimediare a tale disastro e come intenda garantire la totale sicurezza agli studenti che domani varcheranno la soglia di quella scuola”.

Poi Foschi alza il tiro e mette sotto accusa il Pd, che amministra i principali enti di governo in ambito locale:

“Ancora una volta il Pd, al governo di Provincia, Regione e Comune, pensa che basti dare una mano di vernice per coprire i danni strutturali che invece stanno emergendo nelle nostre scuole e che rappresentano un rischio per i nostri ragazzi. Oggi noi sappiamo che per l’Istituto Volta di Pescara sono stati spesi 850 mila euro, ma francamente non abbiamo capito a cosa è servito quel fiume di denaro. Basta fare un giro negli spazi della scuola per rendersi conto della situazione spaventosa in cui versa: docenti e operatori scolastici raccontano di una impalcatura esterna che, per tutta la durata dei lavori, circondava l’intero edificio per permettere i lavori sui cornicioni esterni. Eppure basta alzare lo sguardo per vedere quegli stessi cornicioni riqualificati, già interamente ammalorati e addirittura crollati a terra, con i calcinacci che nessuno ha rimosso, tanto da avere costretto a transennare alcuni corridoi del porticato esterno e un ingresso della scuola, visto che i soffitti sovrastanti il portone sono ancora pericolanti”.

Infine Foschi si rivolge nuovamente a Di Marco:

“Com’è possibile che l’istituto Volta versi in simili condizioni dopo aver speso 850mila euro? Chi avrebbe dovuto vigilare sul corretto svolgimento dei lavori di manutenzione straordinaria? Il dirigente scolastico ha opportunamente segnalato alla Provincia, competente della gestione degli istituti superiori, i danni conseguenti ai presunti lavori di manutenzione straordinaria e perché non sono stati eseguiti degli interventi d’urgenza nel corso dell’estate? E soprattutto, oggi sono garantite le opportune condizioni di sicurezza tali da consentire ai ragazzi di rientrare in aula a partire da domani? Quelle infiltrazioni d’acqua che hanno già causato il crollo di alcuni controsoffitti e dei cornicioni, sono state verificate e monitorate, ovvero il Presidente Di Marco può oggi escludere ulteriori cedimenti a scuola aperta, quindi pensando al transito giornaliero di centinaia di studenti? Il nostro timore è che nelle ultime ore si sia cercato di dare una sistemata alla facciata della scuola, in modo da presentarla al meglio, ma di fatto nascondendo quelli che sono problemi strutturali evidenti. Ovviamente attendiamo risposte per restituire tranquillità a centinaia di famiglie, e soprattutto nelle prossime settimane torneremo nella struttura scolastica”.

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