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La Lega punta la Regione: “Sarà nostro il prossimo candidato del centrodestra a governatore”

La Lega punta la Regione: “Sarà nostro il prossimo candidato del centrodestra a governatore”

PESCARA, 8 marzo – Con la Lega che in Abruzzo si afferma come quarta forza politica e che da uno zero virgola qualcosa incrementa i propri consensi fino a sfiorare il 14%, non c’è da stupirsi che la conferenza stampa post-elettorale, tenuta a Pescara dai tre neo-parlamentari abruzzesi del partito di Salvini, veda la sala stracolma di simpatizzanti e sostenitori, oltre che di vecchie facce della politica probabilmente in cerca di una ricollocazione. In platea, infatti, si notano l’ex assessore Adelchi Sulpizio, ex assessore al Comune di Pescara, per una vita nel centrosinistra con l’Idv, e Riccardo Chiavaroli, ex consigliere regionale di Forza Italia, con un passato nel Partito Radicale. Ci sono anche Gianfranco Giuliante e Pasquale Cordoma, che avevano il salto nella Lega già prima del voto.

Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale della Lega in Abruzzo, fresco di elezione alla Camera, è raggiante:

“Questo progetto che all’inizio sembrava follia, oggi è una bellissima realtà, in una regione che ha espresso un voto di cambiamento, di rinnovamento e di buon senso. Noi non abbiamo alcuna intenzione di seguire le vecchie logiche, dimenticandoci della nostra terra e dei nostri eletti”.

Nel mirino della Lega c’è già il prossimo appuntamento elettorale, quello per il rinnovo del Consiglio regionale:

“Il prossimo candidato alla presidenza della Regione Abruzzo sarà leghista. Non più tardi di un anno fa è stata restituita L’Aquila ai cittadini e alle elezioni politiche la Lega ha ottenuto un risultato straordinario, che però non ci basta e non ci può bastare. Noi non scherziamo e siamo pronti a mettere in campo una squadra di persone oneste, competenti e volenterose, per riprenderci anche la Regione Abruzzo”.

Sul punto interviene anche il neo deputato leghista Luigi D’Eramo:

“Da oggi la Lega assume un ruolo principale nella coalizione di centrodestra, anche rispetto alle prossime scadenze elettorali, come quelle per il rinnovo di comuni importanti. Sarebbe cosa buona e giusta se D’Alfonso non aspettasse la convalida degli eletti e si dimettesse”.

L’economista Alberto Bagnai, neo senatore leghista, riporta il discorso sul piano nazionale:

“Il Governo uscente sta continuando ad avvelenare i pozzi, distribuendo nomine, come quelle con le quali si punta ad inserire tutte figure renziane all’interno del Cnel. E’ inappropriato che chi è stato sconfitto continui a fare nomine, quando in realtà ha fatto finta di essere lì per l’ordinaria amministrazione e invece continua a gestire un’agenda nazionale e internazionale, al solo ed unico scopo di rendere più difficile il nostro compito di rendere l’Italia un Paese normale”.

Bagnai aggiunge:

“I rapporti di forza sono cambiati, come avevo scritto nel 2011, pensate un po’, sul Manifesto, quando dissi che le politiche del Pd avrebbero fatto prevalere la destra. Capirete che sulla base di queste previsioni, nel 2018, non mi sarei certo andato a candidare con la sinistra. Questo indipendentemente dal fatto che la sinistra ha tradito tutti i valori di cui era portatrice, compreso quello dell’umanità, come dimostra il modo in cui ha gestito la crisi migratoria e ha trascurato l’esigenza di sicurezza espressa da tutti i cittadini. Il messaggio semplice della Lega, riassunto nello slogan ‘prima gli italiani’, significa che occorre mettere davanti la nazione, riprendere coscienza del proprio ruolo in Europa e riscoprire l’orgoglio di appartenere ad una comunità importante”.

Infine un omaggio alla regione che lo ha eletto:

“Ho scelto di essere eletto in Abruzzo perchè l’università D’Annunzio di Chieti-Pescara ha sempre tutelato la mia voce nel dibattito”.

 

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