Regione
Stai leggendo
La proposta di tre storici: “Un museo che racconti la II guerra mondiale in Abruzzo”

La proposta di tre storici: “Un museo che racconti la II guerra mondiale in Abruzzo”

LANCIANO, 11 ottobre – Creare un museo che racconti l’esperienza della seconda guerra mondiale in Abruzzo, attraverso le vicende della Linea Gustav e della rivolta di Lanciano, della battaglia di Ortona e delle stragi ai danni dei civili, della Resistenza e della Brigata Maiella. La proposta è stata lanciata da tre storici, Costantino Felice, Mario Setta e Gianni Orecchioni, durante il seminario di formazione per giornalisti “La Linea Gustav e la resistenza civile in Abruzzo”, che si è tenuto all’auditorium della Bls a Lanciano.

Gianni Orecchioni ha spiegato:

“Quegli otto mesi di tragedia non devono essere rimossi dalla memoria degli abruzzesi e oggi c’è la possibilità di radunare in modo unitario tutte queste esperienze, utilizzando le risorse multimediali per un percorso comune”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Costantino Felice:

”La seconda guerra mondiale ha marchiato la nostra regione per decenni, mentre la storiografia ha colpevolmente rimosso il sacrificio dell’Abruzzo dalle pagine di quella storia che dovrebbe formare la coscienza civile di un paese. Il passaggio del fronte in Abruzzo ha avuto caratteristiche uniche anche rispetto ad altre esperienze europee, quindi è nostro dovere proteggere dall’oblio questa vicenda”.

La proposta dei tre storici abruzzesi si inserisce nel filone delle ricerca storica che ha ricevuto stimoli importanti negli ultimi anni in regione. Oltre al capitolo abruzzese dell’Atlante delle Stragi nazifasciste dell’Anpi, che ha alzato il velo sulle circa mille vittime civili cadute a cavallo tra il 1943 e il 1944, sono stati presentati i progetti per salvare e valorizzare il Campo 78 di Sulmona, uno dei tre campi attivi all’epoca in Abruzzo, dove furono detenuti migliaia di prigionieri di guerra britannici.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%