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Omicidio Jennifer, iniziate le perizie per accertare lo stato mentale dell’ex fidanzato

Omicidio Jennifer, iniziate le perizie per accertare lo stato mentale dell’ex fidanzato

PESCARA, 10 ottobre – Un’ora e mezza a colloquio con i periti, in una saletta del carcere di San Donato a Pescara, che dovranno accertare la sua capacità di intendere e di volere nel momento in cui ha ucciso la sua ex fidanzata. Davide Troilo, 33 anni, è accusato dell’omicidio volontario, pluriaggravato dalle coltellate inferte, di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di 26 anni assassinata a Pescara il 2 dicembre scorso.

Alle operazioni peritali hanno preso parte il perito nominato dal giudice, Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria all’università d’Annunzio di Chieti-Pescara; la consultente del pm, Rosalba Trabalzini, psichiatra, psicologo e neurologo; la consulente della difesa, la psicologa Gloria Colabufalo.

La tesi della difesa è che Troilo, al momento dell’omicidio, fosse solo parzialmente capace di intendere e di volere. Spetterà dunque proprio ai periti il compito di fare chiarezza sullo stato mentale dell’omicida. In particolare, i questi individuati dal giudice, riguardano lo stato di salute mentale dell’imputato quando ha compiuto il delitto, l’eventuale sussistenza di situazioni di tipo psicopatologico che abbiano reso pieno o ridotto il possesso delle sue facoltà mentali, la pericolosità sociale dell’imputato e la sua capacità di prendere parte al processo.

Gli esperti avranno 70 giorni di tempo per ultimare e consegnare le proprie relazioni, che saranno discusse in aula, nel tribunale di Pescara, il prossimo 24 gennaio, davanti al gup Nicola Colantonio.

Negli ultimi giorni si è tornato a parlare del caso in virtù dell’iniziativa dell’associazione ‘Noi per la famiglia Abruzzo’, che proprio nel nome di Jennifer ha lanciato una raccolta firme – già arrivata a quota 20mila – per chiedere la modifica della norma relativa al giudizio abbreviato. La petizione punta ad ottenere l’esclusione dall’accesso a tale rito, che comporta sostanziosi sconti di pena, di reati particolarmente gravi quali l’omicidio.

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