Pap Test: tutto quello che c’è da sapere sull’esame di screening per le donne

PESCARA, 30 gennaio – Il Pap Test è un esame che oggi viene eseguito gratuitamente in moltissime città italiane e che molte donne sottovalutano, non consapevoli di quale sia il suo obiettivo. Parliamo di uno strumento diagnostico davvero importante, perché consente di identificare precocemente la presenza di tumori al collo dell’utero o di condizioni che ne potrebbero favorire in futuro l’insorgenza. Il Pap Test dunque è una vera e propria arma di prevenzione, un salva-vita in molti casi: un esame che tutte le donne dovrebbero effettuare a partire dai 25 anni d’età.

Come vedremo meglio a breve, questo test può essere effettuato direttamente dal proprio ginecologo di fiducia e qualora dovesse risultare positivo non si procede immediatamente con una cura specifica. Se dunque nel caso di altre problematiche come per esempio le infezioni micotiche il ginecologo si limita spesso a prescrivere trattamenti adeguati come la lavanda di attiva Saugella, nel caso di Pap Test positivo la paziente si deve sottoporre ad un altro esame.

Pap Test: come funziona e come viene fatto

Il Pap Test viene effettuato in regime ambulatoriale e ha una durata davvero limitata: solitamente nel giro di 5-10 minuti lo specialista ha terminato tutto il procedimento perché breve. Sostanzialmente, il ginecologo non fa altro che inserire lo speculum nella vagina come avviene nel corso di qualsiasi visita di controllo. Dopodiché, la paziente avverte un leggero pizzicotto che può dare fastidio ma per un paio di secondi al massimo dunque si tratta di una sensazione del tutto sopportabile. Questo accade quando il ginecologo preleva una parte di tessuto dal collo dell’utero e dal canale cervicale, mediante un’apposita spatola simile ad un cotton fioc. A questo punto il Pap Test si può considerare terminato, ma per avere i risultati occorre attendere che il laboratorio analizzi i campioni inviati dal ginecologo.

Pap Test positivo: cosa significa e cosa fare

Se il Pap Test dà esito positivo, non ci si deve preoccupare più del dovuto perché ciò non significa che sia stata rilevata la presenza di un tumore! Semplicemente c’è qualcosa di anomalo e sono necessari ulteriori accertamenti, che potrebbero dare esito negativo e questo accade di frequente. Solitamente, qualora il Pap Test fosse positivo la paziente deve sottoporsi alla colposcopia: un esame leggermente più invasivo ma comunque non doloroso.

Nel corso della colposcopia è possibile visualizzare l’utero e le altre strutture anatomiche ma anche, eventualmente, prelevare un campione da analizzare in laboratorio mediante biopsia.

Ogni quanto va effettuato il Pap Test

Il programma di screening prevede che il Pap Test venga effettuato a tutte le donne a partire dai 25 anni di età. Per le ragazze più giovani non è previsto perché seppur il Papilloma Virus sia particolarmente diffuso anche tra le giovanissime, tende spesso a regredire in modo spontaneo. Questo esame dovrebbe essere effettuato ogni 3 anni, qualora l’esito sia negativo, mentre in caso di risultati dubbi è consigliabile ripeterlo l’anno successivo. Riteniamo a questo punto inutile ribadire l’importanza del Pap Test: un esame fondamentale per prevenire i tumori del collo dell’utero nelle donne.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
100%
Arrabbiato
0%